Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi

OCCHIO ALLA TV

Il crimine e la mente

Nell’ overdose di cronaca giudiziaria che quotidianamente ci viene propinata, spopola anche il filone della fiction sul tema con “Criminal Minds” e “The mentalist”. Ma il limite principale resta quello di non chiarire nettamente i confini fra verosimiglianza e pura fantasia.

Occhio alla Tv 04_10_2011

Nell’ overdose di cronaca giudiziaria che quotidianamente ci viene propinata, il filone della fiction si dipana anche attraverso declinazioni tematiche specifiche. Quella del martedì rimanda al rapporto fra crimine e mente, esplicito sia in “Criminal Minds” (Rai 2, ore 21.05) che in “The mentalist” (Rete 4, ore 21.10).

La prima è una serie televisiva dedicata al lavoro di un gruppo di criminologi dell’Fbi ispirata al ricco archivio compilato in 35 anni dai “profiler” americani, ovvero dagli specialisti nella definizione del profilo psicologico degli assassini. Ciascun episodio inizia con il crimine (il cui colpevole – ovviamente – non viene svelato) e la successiva richiesta di aiuto all’unità dell’Fbi. A quel punto scatta la corsa alla definizione del profilo psicologico dell’assassino, che viene poi utilizzato per assicurare il colpevole alla giustizia.

La seconda serie, sempre di produzione statunitense, racconta le vicende di Patrick Jane, consulente del California Bureau of Investigation (Cbi), che aiuta la squadra investigativa a risolvere i casi. Attraverso il suo talento particolare di mentalista, il protagonista riesce a notare ogni piccolo dettaglio all’apparenza inutile per collocarlo nel puzzle che porta alla soluzione. La storia personale di Patrick è segnata dal desiderio di vendicare la sua famiglia, sterminata tempo prima da un assassino seriale, e questo rafforza la sua motivazione.

Inizialmente proposte in seconda serata, entrambe le serie hanno conquistato la messa in onda nella fascia di maggiore ascolto, a conferma dell’interesse destato da un genere il cui limite principale resta quello di non chiarire nettamente i confini fra verosimiglianza e pura fantasia.