Il corpo di suor Wilhelmina stupisce anche i medici
Il vescovo di Kansas City rende note le nuove analisi sui resti mortali della religiosa, che a un anno dalla riesumazione continua ad attrarre fedeli.
A oltre un anno di distanza dalla riesumazione, e a più di cinque dalla morte continua il pellegrinaggio spontaneo attorno al corpo di suor Wilhelmina Lancaster, fondatrice delle Benedettine di Maria Regina degli Apostoli, comunità legata alla liturgia tradizionale e presente a Gower (Missouri) nel territorio della diocesi di Kansas City. Mentre il flusso di fedeli prosegue, il vescovo di Kansas City, mons. James V. Johnston, ha disposto analisi più approfondite, come annunciato nel suo primo comunicato del maggio 2023.
Lo stato di conservazione del corpo di suor Wilhelmina continua ad apparire fuori dal comune. È quanto trapela, sia pur con la dovuta prudenza, dalle parole di mons. Johnston, che il 22 agosto ha emesso un nuovo e più ampio comunicato in seguito agli esami effettuati da «un team di esperti medici locali (...) guidato da un dottore in patologia, assistito da altri due medici e da un ex medico legale della contea del Missouri. Oltre a esaminare e valutare i resti mortali della defunta, il team ha ispezionato la bara e sono state condotte interviste con testimoni oculari di eventi immediatamente precedenti la sepoltura nel 2019 e l'esumazione nell'aprile 2023».
Ne è risultata l'«assenza di qualsiasi caratteristica di decomposizione rilevata. Il rivestimento della sua bara si era completamente deteriorato, ma il suo abito e i suoi vestiti non mostravano alcuna caratteristica di decomposizione», cosa ancor più eccezionale alla luce della morte e delle condizioni stesse della sepoltura.
Conclusione del team medico: «le condizioni del suo corpo sono altamente atipiche per l'intervallo di quasi quattro anni dalla sua morte [nel 2023, al momento della riesumazione, ndr], soprattutto date le condizioni ambientali e il ritrovamento degli oggetti associati». Il vescovo non si sbilancia sull'incorruttibilità («La Chiesa cattolica non ha un protocollo ufficiale per determinare se il corpo di una persona deceduta è incorrotto» e in ogni caso questo non equivale automaticamente alla santità) e precisa che comunque allo stato attuale non è previsto l'avvio di una causa di canonizzazione. E tuttavia accenna implicitamente al pellegrinaggio spontaneo sorto attorno ai resti della suora, prendendo atto che «hanno comprensibilmente generato un interesse diffuso e sollevato importanti interrogativi. Prego che la storia di Suor Wilhelmina continui ad aprire i cuori all'amore per il Signore e la Madonna».