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OCCHIO ALLA TV

Il bambino sull'acqua

Molta umanità in questo teleracconto, che riesce nel suo intento edificante e lancia un messaggio troppo spesso sottovalutato: la speranza non muore mai e proprio nei momenti in cui la vita propone prove apparentemente insuperabili, c’è sempre una via d’uscita.

Occhio alla Tv 09_08_2011

Beppe Fiorello ancora protagonista, ieri sera, nel flilm-tv “Il bambino sull’acqua” (RaiUno, ore 21.20), all’interno del ciclo dedicato all’attore che in queste serate sta riproponendo produzioni e fiction da lui interpretate. Ispirato a una storia vera, il film racconta la vicenda del piccolo Valentino (Mattia D’Alesio), figlio di Antonia (Vittoria Belvedere) e Renzo (il Fiorello citato), affetto da una rara malattia che provoca crisi d’asma potenzialmente letali.

Persone semplici ma determinate a migliorare l’esistenza del bambino, i due genitori si danno da fare in tutti i modi per lungo tempo senza risultati apprezzabili, finché un giorno Antonia scopre che una gita al mare è stata in grado di scongiurare le crisi asmatiche. Da lì – attraverso una serie di ulteriori vicissitudini – la decisione di lasciare tutto per andare a vivere sull’acqua, a bordo di una barca.

Il progetto necessita di tanti soldi ma la solidarietà della comunità sociale si risveglia improvvisamente, consentendo di costruire pezzo dopo pezzo la “Speranza”, l’imbarcazione su cui i tre prenderanno il largo verso la promessa di una nuova vita.

Molta umanità e altrettanti buoni sentimenti in questo teleracconto, che riesce nel suo intento edificante e lancia un messaggio troppo spesso sottovalutato: la speranza non muore mai e proprio nei momenti in cui la vita propone prove apparentemente insuperabili, c’è sempre una via d’uscita. L’importante è non perdere di vista lo scopo e poter contare su una solida rete di aiuti disinteressati.