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I Vangeli narrano fatti realmente accaduti?

È una domanda che prima o poi tutti si pongono: i Vangeli narrano fatti realmente accaduti? In dieci capitoli il filosofo e teologo Marco Fasol analizza la questione dando risposte convincenti. Un libro bello, semplice, avvincente, utile, documentato che non può mancare nella biblioteca di ogni cristiano.

Cultura 11_05_2024

È una domanda che prima o poi tutti si pongono: i Vangeli narrano fatti realmente accaduti? Per rispondere a questo fondamentale quesito, ha da poco visto la luce un nuovo libro di Marco Fasol, filosofo e teologo, che da molti anni indaga sulla storicità dei testi sacri che sono alla base della fede cristiana. Stiamo parlando di Gesù di Nazaret, una storia vera? (Ares 2024), prefazione di Domenico Repice. È un’agile inchiesta che prende le mosse, già dalla prefazione, da un’amara constatazione: anche fra i cattolici è diffuso un grave analfabetismo religioso. Per questo non sono pronti a rintuzzare le critiche demolitrici dei laici, che sono invece facilmente eliminabili. Basta conoscere le argomentazioni solide che confermano la assoluta storicità dei Vangeli. È un percorso che Fasol fa compiere al lettore in dieci successive tappe.

Nel primo capitolo viene evidenziata l’antichità dei manoscritti rispetto ai fatti accaduti, la loro quantità impressionante e la assoluta concordanza delle varie trascrizioni fra loro. Nessun testo antico può vantare maggiore documentazione, anzi sono tutti molto indietro rispetto ai Vangeli. Il secondo capitolo dimostra che ci sono tracce semitiche nel testo greco dei Vangeli, avvalorando dunque la fedeltà totale alle vere parole pronunciate da Gesù. Il terzo capitolo fa riflettere il lettore sulla improvvisa trasformazione del comportamento degli apostoli, che avevano vigliaccamente tradito o abbandonato Gesù, eccetto Giovanni, ma erano comunque tutti scoraggiati e delusi dalla tragica morte del loro Maestro. All’improvviso avviene un capovolgimento inspiegabile, se non l’avessero visto risorto: hanno il coraggio di diffondere la fede nella Resurrezione fino ad affrontare il martirio.

L’analisi filologica presentata nel quarto capitolo dimostra l’esistenza di un testo prepaolino risalente addirittura agli anni trenta. L’ipotesi critica (Gesù semplice uomo) e l’ipotesi mitica (solo racconti popolari senza base storica) vengono agilmente demolite nel quinto capitolo. Nel sesto capitolo viene ribadita la assoluta storicità dei fatti narrati, compresi i miracoli e la Resurrezione, senza la quale, come già detto, non avrebbe spiegazione la trasformazione totale che avviene nel comportamento degli apostoli. Il settimo capitolo affronta il problema dell’esistenza dei vangeli apocrifi e del valore che si può dare al loro contenuto. Le fonti storiche non cristiane su Gesù sono oggetto di indagine dell’ottavo capitolo, che documenta come sia innegabile l’esistenza storica di Gesù di Nazaret e la sua morte in croce.

Nel nono capitolo viene dato spazio al “vangelo scientifico”: la Sindone conservata a Torino. Questo telo ha certamente avvolto per circa 36 ore il corpo martoriato di un crocifisso in tutto corrispondente a quanto descritto nei Vangeli. La sua controversa datazione del 1988, che ne collocava la nascita nel Medioevo, è stata definitivamente smentita in un articolo pubblicato nel 2019 su Archaeometry, rivista dell’Università di Oxford. Resta il mistero della formazione dell’immagine del corpo, che – in base agli esperimenti condotti con un laser a eccimeri da fisici dell’ENEA di Frascati (Roma) - si potrebbe spiegare solo ammettendo che il cadavere sia scomparso emettendo una potentissima luce ultravioletta. Dunque al momento della Resurrezione il corpo di Gesù sarebbe diventato luminoso come nella Trasfigurazione sul Tabor.

Il decimo e ultimo capitolo propone una serie di riflessioni sull’amore donativo, la più grande rivoluzione etica della storia, che ha cambiato la civiltà. Gesù, insegnando con la sua vita e la sua morte redentrice l’amore donativo, ha introdotto l’emancipazione della donna, il rispetto per l’infanzia, l’eliminazione della schiavitù, la fondazione degli ospedali… L’autore conclude: «Un cambiamento così radicale con una continuità storica che si prolunga ormai da due millenni attraverso la comunità dei credenti costituisce forse l’argomento più convincente a favore dell’origine soprannaturale di questa rivelazione sull’amore donativo (agápe)».

Un libro bello, semplice, avvincente, utile, documentato che non può mancare nella biblioteca di ogni cristiano desideroso di approfondire la conoscenza delle origini della propria fede, ma anche nella biblioteca di qualsiasi ateo, agnostico o dubbioso, che vuole documentarsi sulla storia di Gesù di Nazaret, che è proprio una storia vera.