Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Cecilia a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

I sette mariti

Di chi sarà moglie? (Lc 20,33)

Schegge di vangelo 24_11_2018

In quel tempo, si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi – i quali dicono che non c’è risurrezione – e gli posero questa domanda: «Maestro, Mosè ci ha prescritto: “Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello”. C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. Da ultimo morì anche la donna. La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie». Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui». Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». E non osavano più rivolgergli alcuna domanda. (Lc 20, 27-40)

L'idea di resurrezione, al tempo di Gesù, non era accolta da tutti gli ebrei. I discepoli stessi, quando Gesù parlava della Sua risurrezione, rimanevano perplessi non comprendendo fino in fondo cosa fosse. I farisei credevano nella risurrezione, invece i sadducei la mettevano in dubbio. proprio per questo, pongono a Gesù una domanda trabocchetto sull'ipotetico caso di una donna sposata successivamente con sette mariti, che uno dopo l'altro morivano tra le sue braccia. L'apparente contraddizione, che dopo la resurrezione questa donna sarebbe stata sposata contemporaneamente con tutti e sette, è risolta brillantemente da Gesù spiegando che nell'aldilà non si è più né moglie né marito. Su questa terra la morte causerebbe l'estinzione della razza umana, per questo c'è bisogno di riprodursi: ecco la funzione principale del matrimonio. In Paradiso invece non c'è la morte e quindi, pur riconoscendo il proprio coniuge, non sarà più necessario il vincolo matrimoniale che, infatti, dura "finché morte non ci separi".