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I prossimi impegni di Leone XIV. Con qualche pronostico

Le nuove ordinazioni nel Giubileo dei sacerdoti, la processione del Corpus Domini e i Santi Pietro e Paolo. E le tappe successive del pontificato appena "decollato".

Borgo Pio 11_06_2025

Nell'udienza con i rappresentanti pontifici Leone XIV ha fatto riferimento ai «primi passi in questo ministero che il Signore mi ha affidato», ma con la solennità di Pentecoste, celebrata domenica scorsa a poco più di un mese dal conclave, insieme al tempo pasquale si può dire compiuta anche la fase di "decollo" del nuovo pontificato. Una dozzina le celebrazioni pubbliche, tre udienze generali, le prime nomine (non ancora in Italia), gli incontri con capi-dicastero e capi di Stato: Prevost è ormai entrato nei panni di Leone.

Venerdi 13 giugno presiederà il concistoro per il voto su alcune cause di canonizzazione e sapremo di conseguenza le date in cui proclamerà i nuovi santi. Domenica 22 la solennità del Corpus Domini: il Papa celebrerà la Messa in Laterano, per poi guidare la processione fino a Santa Maria Maggiore, dove impartirà la benedizione eucaristica. Venerdì 27 giugno, solennità del Sacro Cuore, per la seconda volta in poche settimane il Papa conferirà l'ordinazione presbiterale, in coincidenza con il Giubileo dei Sacerdoti. E domenica 29 giugno la Santa Messa nella solennità dei Santi Pietro e Paolo, con la benedizione dei pallii destinati ai neo-arcivescovi metropoliti. Lo attende ancora un fitto calendario, complice anche l'elezione avvenuta in un anno giubilare.

Ci sono poi gli impegni non ancora stabiliti ma prevedibili a breve o lungo termine che siano. Prima o poi anche Leone XIV terrà il suo primo concistoro per la creazione di nuovi cardinali, ma difficilmente potrà avvenire in tempi brevi: ad oggi gli elettori sono 134, tra pochi giorni saranno 133 con gli 80 anni del cardinale Robert Sarah (primo cardinale ad abbandonare il novero degli elettori, tra quelli presenti nell'ultimo conclave). Per ritornare al limite dei 120 elettori si dovrà attendere l'aprile 2026 e di conseguenza qualche mese in più per non sforare nuovamente – e solo di poche unità.
Ancora più difficile prevedere la prima enciclica di Leone XIV – ma è facile ipotizzare che conterrà accenni alla sfida dell'intelligenza artificiale, tema che sembra stargli molto a cuore, a giudicare dalle dichiarazioni dei primissimi giorni.

Quanto ai primi viaggi del pontificato, appare quasi certo che entro l'anno si recherà in Turchia per celebrare in loco i 1700 anni del concilio di Nicea – una "quasi certezza" confidata anche dal patriarca Bartolomeo di Costantinopoli all'indomani del suo incontro con papa Leone. E le visite in Italia? Facciamo qualche pronostico, per ora privo di riscontri ma tutt'altro che improbabile. Innanzitutto le tappe agostinane: Cascia, dove era già atteso per i 125 anni dalla canonizzazione di santa Rita; Montefalco, da santa Chiara (l'agostiniana, senza nulla togliere alla più celebre omonima di Assisi); magari un ritorno a Genazzano meno fugace dell'improvvisata del 10 maggio; e naturalmente Pavia, dove riposano le spoglie di sant'Agostino, e dove nel 2007 l'allora priore generale Robert Francis Prevost accolse Benedetto XVI. Infine, una tappa a portata di mano, ma non meno significativa: Carpineto Romano, città natale di Leone XIII.