Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Colombano a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

I parametri di Dio

Chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio (Mt 5, 22)

Schegge di vangelo 13_06_2019

«Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: “Non ucciderai”; chi avrà ucciso dovrà essere sottoposto al giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello dovrà essere sottoposto al giudizio. Chi poi dice al fratello: “Stupido”, dovrà essere sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: “Pazzo”, sarà destinato al fuoco della Geènna. Se dunque tu presenti la tua offerta all’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare, va’ prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna a offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei in cammino con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia, e tu venga gettato in prigione. In verità io ti dico: non uscirai di là finché non avrai pagato fino all’ultimo spicciolo!». (Mt 5, 20-26)


Non si offende Dio e il prossimo solo con il compimento dei peccati più gravi, ma anche con quelli che ci sembrano più lievi. Per questo, nel valutare i nostri comportamenti dobbiamo farci guidare sempre dal Padre: nessuno di noi, a causa del peccato originale, può dirsi perfettamente giusto; solo Dio lo è. I nostri parametri non sono quelli di Dio.