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L'ANTIDOTO

I FIGLI GARIBALDINI

Le scorribande dell'Eroe dei due mondi non si limitavano al campo di battaglia. Ecco un curioso episodio del 1856 riferito dall'allora sindaco della Maddalena, in Sardegna...

L'antidoto 07_05_2011
Garibaldi

Romeo Armellini, sindaco della Maddalena, scrisse sui frequenti viaggi di Garibaldi in Sardegna. Riferendosi in particolare all’anno 1856, riportò: «L’inverno è stato lungo e l’umidità e il freddo hanno reso ancor più gradevole il tepore del letto: qualche pancia si è gonfiata e le cicogne veleggiano nel cielo terso dell’isola con un fagottino nel lungo becco. Cummà, ‘eti intesu? A fiddhola di zi’ Argia è in panzinu; agghiu vistu a bonadonna andendi a faghi visita (…). Catalì, hai intesu? Francesca d’a lalla Matalena ha avutu dui gemelli (…). Ma in qualche famiglia si gioisce di meno: Deh, qua gh’è russu di capiddhi in casa noscia? Mah, nun sapariu, forzi u babbonu (…). E meno male che il corredino è bianco: una camiciola rossa avrebbe potuto far nascere qualche sospetto nell’accigliato genitore». (cfr. Elettrio Corda, Garibaldi in Sardegna, Rusconi 1991, pp. 56-57).