I FIGLI GARIBALDINI
Le scorribande dell'Eroe dei due mondi non si limitavano al campo di battaglia. Ecco un curioso episodio del 1856 riferito dall'allora sindaco della Maddalena, in Sardegna...
Romeo Armellini, sindaco della Maddalena, scrisse sui frequenti viaggi di Garibaldi in Sardegna. Riferendosi in particolare all’anno 1856, riportò: «L’inverno è stato lungo e l’umidità e il freddo hanno reso ancor più gradevole il tepore del letto: qualche pancia si è gonfiata e le cicogne veleggiano nel cielo terso dell’isola con un fagottino nel lungo becco. Cummà, ‘eti intesu? A fiddhola di zi’ Argia è in panzinu; agghiu vistu a bonadonna andendi a faghi visita (…). Catalì, hai intesu? Francesca d’a lalla Matalena ha avutu dui gemelli (…). Ma in qualche famiglia si gioisce di meno: Deh, qua gh’è russu di capiddhi in casa noscia? Mah, nun sapariu, forzi u babbonu (…). E meno male che il corredino è bianco: una camiciola rossa avrebbe potuto far nascere qualche sospetto nell’accigliato genitore». (cfr. Elettrio Corda, Garibaldi in Sardegna, Rusconi 1991, pp. 56-57).