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In morte di

I colori arcobaleno di Toscani

Celebri gli scatti LGBT di Toscani: una coppia gay che si bacia, un'altra spinge un passeggino, un'altra ancora ha in braccio un bambino.

Gender Watch 14_01_2025

Oliviero Toscani, morto ieri a 82 anni, fu anche un paladino delle rivendicazioni LGBT. Nel 2005 al sito Gay.it affermò: «Il movimento gay ha portato avanti la cultura e favorito un’emancipazione che ci voleva. Non deve esserci discriminazione per chi non vuole essere come gli altri. E non è giusta nemmeno questa affermazione, in realtà. Cosa vuol dire essere diversi? Basta con queste menate! Un giorno ci guarderemo indietro e sorrideremo, come adesso sorridiamo quando uno parla di schiavitù, anche se per arrivare a questo gli schiavi hanno sofferto e combattuto. Quindi non c’è problema, la battaglia, anzi, la guerra sarà vinta. In barba a tutti i papi, ai Ruini, ai Gesù Cristi ed alle Madonne vergini!» Toscani pubblicò in Francia anche un libro fotografico dal titolo  Gay pride – L’histoire.

Nel 2005 l’Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria (IAP) intervenne su alcuni cartelloni pubblicitari in cui due gay si baciavano e in cui uno palpava l’altro all’inguine. Lo IAP proibì nuove affissioni con queste argomentazioni: «L’ostentazione volgare e provocatoria di situazioni legate all’intimità sessuale  porta la comunicazione a scadere in una inaccettabile lesione della sensibilità del pubblico. [I messaggi] oltre a turbare un pubblico adulto, possono colpire l’attenzione dei minori che non hanno chiavi di lettura per capire le immagini, provocando loro ansia e disagio». Lo IAP inoltre metteva in evidenza «la netta incongruità tra la comunicazione pubblicitaria avente fini meramente commerciali e le immagini diffuse. Lungi dal volere stimolare un serio e corretto approccio al tema della parità sessuale i messaggi mirano unicamente a colpire l’attenzione del pubblico ad ogni costo, turbandone la sensibilità attraverso rappresentazioni volgari tout court. Non si tratta né di censura né di discriminazione contro gli omosessuali ma di semplice tutela della sensibilità dei cittadini, soprattutto dei minori. Se si fosse trattato di eterosessuali sarebbe stato lo stesso».

Si ricordano infine le pubblicità con una coppia gay che spinge un passeggino e un’altra dove una coppia omosessuale maschile ed una femminile si abbracciano e nel mentre tengono in braccio un infante. Due tra i primi spot a favore dell’omogenitorialità.

Toscani quindi diede voce con i suoi scatti alle rivendicazioni LGBT soprattutto in un tempo in cui tali rivendicazioni erano osteggiate dalla sensibilità diffusa. Fu quindi uno dei primi ad aprire la strada alla rivoluzione antropologica color arcobaleno.