Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Lorenzo da Brindisi a cura di Ermes Dovico

OCCHIO ALLA TV

I ballerini di Barbara

Non si può dire che siano identici. Ma certamente si tratta di due programmi molto molto simili: “Baila!” (Canale 5) e “Ballando con le stelle” (Rai 1). D’altronde, nell’era dei format e della concorrenza “imitativa”, perché stupirci per una (eventuale) copiatura che non è la prima e non sarà certo l’ultima?

Occhio alla Tv 27_09_2011

Non si può dire che siano identiche, quindi forse l’accusa di plagio sarebbe stata eccessiva. Ma certamente si tratta di due programmi molto molto simili. Per questo i vertici della Rai hanno cercato fino all’ultimo di inibire la messa in onda di “Baila!”, il programma di Canale 5 direttamente ispirato (se così si può dire) a “Ballando con le stelle” (Rai 1).

Il giudice ha accolto la richiesta, motivata da sospetto plagio, e ha inibito la trasmissione del programma. I vertici Mediaset hanno insistito nel ripetere che “Baila!” e “Ballando con le stelle” sono due programmi completamente diversi, tanto che lo show di Rai 1 è tratto dal format della Bbc “Strictly come dancing”, mentre il programma di Canale 5 è ispirato al format messicano '”Bailando por un sueno”.

Impugnando la decisione, i vertici Mediaset hanno deciso di non mollare e ieri sera è andata in onda la prima puntata dello show affidato a Barbara D’Urso. La Rai ha già annunciato ulteriori azioni per difendere le sue ragioni.

La schermaglia legale e lo scontro aperto si giustificano con gli interessi in gioco e con il fatto che la copia di un programma di successo spesso funziona quanto l’originale – a volte anche di più – in termini di audience e, quindi, di investimenti pubblicitari.

Lasciando agli organismi competenti le decisioni di merito, non si può non notare che il meccanismo della gara, la composizione della giuria, l’ambientazione scenografica e molti altri elementi di “Baila!” richiamano da vicino “Ballando con le stelle”. Altri segnano qualche differenza, ma non riescono a connotare il programma come nettamente diverso. D’altronde, nell’era dei format e della concorrenza “imitativa”, perché stupirci per una (eventuale) copiatura che non è la prima e non sarà certo l’ultima?