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Africa

Gravi le condizioni del missionario ferito in Repubblica Centrafricana

L’auto su cui viaggiava insieme ad altre cinque persone è saltata in aria passando su una mina lungo la strada che collega Bozoum a Bocaranga

Padre Norberto Pozzi, missionario dei Padri Carmelitani in Repubblica Centrafricana, è rimasto gravemente ferito a una gamba il 10 febbraio per lo scoppio di una mina esplosa quando l’auto su cui viaggiava vi è passata sopra. Meno gravi sono le condizioni delle altre cinque persone che erano con lui. È successo a circa 35 chilometri da Bozoum. Due giorni prima due soldati hanno perso la vita sulla stessa strada quando la loro motocicletta è saltata in aria sempre a causa di una mina. La notizia ha smorzato l’entusiasmo e la gioia per il successo della fiera agricola e pastorale di Bozoum, inaugurata il 27 gennaio e che quest’anno è arrivata alla 18° edizione. Come spiega padre Aurelio Gazzera, missionario carmelitano anche lui che ha dato notizia dell’incidente, la fiera di Bozoum è stata istituita dalla Caritas diocesana nel 2004 e si ripete da allora ogni anno grazie all’aiuto dei Carmelitani. È un evento unico nel paese, in tutto il Centrafrica non esiste niente di simile. Quest’anno il suo giro d’affari ha raggiunto gli 80 milioni di franchi cfa (120.000 euro): una cifra notevole considerando che il reddito procapite è intorno ai 400 euro all’anno. Gli organizzatori ne vanno molto fieri perché il Centrafrica è devastato dal 2013 da un conflitto armato che rende estremamente difficile la vita della popolazione, minacciata e spesso privata dei propri pochi beni, distrutti e razziati senza che le forze di sicurezza intervengano a impedirlo. Fino al 23 gennaio – raccontava padre Aurelio nei giorni scorsi – non si sapeva neanche se sarebbe stato possibile farla perché un gruppo armato è attivo nella regione. Altra difficoltà, superata a fatica, è il fatto che tutte le strade che portano a Bozoum ormai sono in condizioni pessime o sono addirittura interrotte. Per questo, ad esempio, per andare da Bocaranga a Bozoum, un tragitto di 125 chilometri, bisogna passare da Bouar e il percorso diventa di 270 chilometri. Questo fa aumentare notevolmente i tempi di percorrenza e il costo dei trasporti. È proprio mentre transitava in quel tratto di strada che la macchina di padre Norberto è saltata su una mina.