"Grande fratello", l'ultimo dei reality?
Non ci aspettiamo niente di nuovo né di interessante dal “Grande Fratello” che ricomincia stasera nella sua edizione numero 12. La formula del programma è sempre la stessa da anni, con la sostanziale differenza che – rispetto alle prime versioni – tutto è sempre più costruito, artificiale e prevedibile.
Non ci aspettiamo niente di nuovo né di interessante dal “Grande Fratello” che ricomincia stasera (Canale 5, ore 21.10) nella sua edizione numero 12. La formula del programma è sempre la stessa da anni, con la sostanziale differenza che – rispetto alle prime versioni – tutto è sempre più costruito, artificiale e prevedibile. Non che all’inizio si credesse fino in fondo alla spontaneità dei concorrenti e alla genuinità delle situazioni, ma negli ultimi tempi si è insistito troppo su filoni specifici e relativi personaggi a tema.
Secondo le anticipazioni della vigilia, l’edizione che si apre stasera sarà caratterizzata dalla partecipazione di alcuni “casi umani” che dovrebbero portare sul piccolo schermo una serie di stereotipi molto legati all’attuale fase sociale di crisi, incertezza e paura del futuro. È annunciata la presenza tra i concorrenti di un giovane con precedenti penali in via di riabilitazione, dell’ex modello più bello d’Italia, di una mamma appassionata di esibizioni burlesque, di un principe indiano, di una ragazza definita “mangia-uomini” e di altra varia umanità.
I diciannove pretendenti selezionati saranno sottoposti subito a una serie di prove di ammissione da cui scaturiranno i prescelti che entreranno nella “casa”. La puntata di stasera dovrebbe aprirsi con un “amarcord” che vedrà sfilare alcuni ex concorrenti delle precedenti edizioni, giusto per rimarcare la continuità con un programma che a suo tempo ha fatto epoca.
Per molti dei partecipanti la possibilità di farsi vedere e notare conta più dell’eventuale conquista del premio finale di 250 mila euro. L’importante è che per raggiungere il loro scopo non si lascino andare a quegli eccessi che fanno tanto bene all’audience e tanto male al comune buonsenso.