Grande affluenza alle celebrazioni in ricordo dei Martiri dell’Uganda
La ricorrenza ha attirato al santuario dedicato ai martiri circa quattro milioni di fedeli provenienti da tutto il mondo
Il 3 giugno in Uganda si sono svolte come di consueto le celebrazioni in ricordo dei Martiri dell’Uganda, i 22 cattolici e i 23 anglicani che subirono il martirio tra il 1885 e il 1887 per volontà di Mwanga II, re dell’allora regno del Buganda. Il santuario a loro dedicato, eretto sul luogo in cui fu ucciso uno dei martiri, san Carlo Lwanga, si trova a Namugongo, a una ventina di chilometri dalla capitale Kampala. Quest’anno la ricorrenza aveva particolare rilevanza essendo trascorsi 60 anni dalla loro canonizzazione voluta da Papa Paolo VI. L’incarico di guidare i festeggiamenti è toccato alla diocesi di Nebbi. Per questo il 15 maggio è partita a piedi da Nebbi una delegazione composta da circa 700 pellegrini che hanno percorso i quasi 500 chilometri che separano la città dal santuario attraversando due sottoregioni e cinque distretti guidati da monsignor Wokorach, vescovo uscente di Nebbi e da marzo arcivescovo metropolita di Gulu. Si calcola che alle celebrazioni abbiano partecipato circa quattro milioni di persone provenienti oltre che da varie parti del paese da diversi stati africani (tra cui Sudan del Sud, Kenya, Rwanda, Tanzania, Repubblica Democratica del Congo, Camerun, Botswana, Sudafrica) e di altri continenti (Argentina, Colombia, Australia e Danimarca). Alla Messa celebrata da monsignor Wokorach in un padiglione in mezzo a un lago artificiale a poche centinaia di metri dal santuario hanno partecipato il presidente Yoweri Museveni e alte cariche dello Stato. Durante l’omelia monsignor Wokorach ha ricordato che i martiri cristiani hanno preferito la morte piuttosto che abiurare la loro fede come il re aveva loro ingiunto. Li ha portati a esempio e ha ammonito i fedeli a non lasciarsi mai tentare da forme di idolatria e da pratiche non conformi alla fede cristiana come la poligamia, la stregoneria, le mutilazioni genitali femminili.