Governo al lavoro in vista del Giubileo
Presentato il Dpcm che dà avvio al grande sforzo organizzativo per accogliere gli innumerevoli pellegrini che giungeranno a Roma in occasione dell'Anno Santo.
Si avvicina a grandi passi l'Anno Santo del 2025: mancano "appena" due anni, preziosi per la preparazione spirituale e anche per le innumerevoli opere destinate all'accoglienza dei numerosi pellegrini che giungeranno nell'Urbe. E l'esecutivo guidato da Giorgia Meloni ha presentato i suoi piani.
«C’è molto lavoro da fare ma, in stretta sinergia con la Santa Sede e Roma Capitale, assicureremo tutta la nostra collaborazione e il nostro impegno per far in modo che la Capitale e la Nazione siano pronti ad ospitare milioni di pellegrini da tutto il mondo e vivere un evento storico com'è il Giubileo», ha detto il Presidente del Consiglio, reduce dalla visita in Vaticano di martedi scorso. Giovedì il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, e il Sindaco di Roma e Commissario straordinario al Giubileo 2025 Roberto Gualtieri hanno presentato il Dpcm «che approva e avvia le opere essenziali e indifferibili» in vista del grande appuntamento.
Nel 2000 furono 32 milioni i pellegrini giunti a Roma secondo i dati Censis riportati dalla Santa Sede. Già molto sofferente, San Giovanni Paolo II non volle rinunciare agli innumerevoli eventi che scandirono l'intero anno giubilare. Eventi che restano impressi nella memoria collettiva, insieme all'immagine del Papa vacillante nel fisico ma roccioso nello spirito, inginocchiato sulla soglia della Porta Santa ma anche del nuovo millennio dell'era cristiana.
È un rito che si ripete ogni 25 anni (inizialmente ogni 50) a partire da quel primo Giubileo indetto da Bonifacio VIII nel 1300, ma in realtà radicato nel jobel dell'Antico Testamento e poi nella tradizione cristiana di visitare le tombe degli Apostoli Pietro e Paolo. Ai giubilei universali si aggiungono quelli straordinari legati a specifiche ricorrenze: nel 1983, per esempio, nel 1950° anniversario dalla Redenzione; l'Anno Paolino nel 2008, per il bimillenario della nascita dell'Apostolo delle Genti; e più recentemente il Giubileo della Misericordia, proclamato da Papa Francesco e aperto l'8 dicembre 2015 alla presenza – caso unico – del Papa emerito Benedetto XVI.