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Un sondaggio

Gli americani e la libertà di pensiero sui gay

Uno studio rivela che sempre più americani sono favorevoli al fatto che un imprenditore possa rifiutare di fornire i propri servizi a persone gay. Rimane invece notevole la percentuale di chi vuole più misure contro le discriminazioni.

Gender Watch 20_04_2020

Un sondaggio dal titolo «Broad Support for LGBT Rights Across all 50 States: Findings from the 2019 American Values Atlas» rivela che negli anni sta diminuendo la percentuale di americani che non approvano chi, tra imprenditori e liberi professionisti, rifiuta di fornire i propri servizi a persone omosessuali a motivo del proprio orientamento religioso. Ci riferiamo a fioristi, pasticceri, albergatori etc. che non hanno voluto prestare la propria opera ad esempio a coppie gay che si vogliono “sposare” e a causa di ciò sono finiti davanti ad un tribunale.

Nel 2016 tale percentuale era del 61%, nel 2017 del 60%, nel 2018 del 57% e nel 2019 del 56%.

Di contro si consolida invece la percentuale di coloro che sono favorevoli a leggi contro la discriminazione a danno delle persone omosessuali.

Forse il minimo comun denominatore tra questi dati di segno opposto è dato dalla libertà di pensiero, principio sacro per la cultura americana. Liberi i professionisti di rifiutare alcuni servizi a chi vogliono, liberi i gay di manifestare le loro idee senza subire discriminazioni di alcuna sorta.