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Politicamente corretto

Giuseppe Verdi transex

Il Regio di Parma presenta la Queer Night e come immagine usa un Giuseppe Verdi transessuale con camicetta rosa shocking, gonna verde e seno finto. Verdi anticonformista? Così è politicamente corretto.

Gender Watch 20_09_2021

Il Regio di Parma presenta la Queer Night in programma oggi: "Una serata a teatro nel segno della libera espressione di sè, lasciando fuori pregiudizi, stereotipi e convenzioni. Partendo dal progetto di Graham Vick, portato in scena da Jacopo Spirei, che affronta il tema dell’identità di genere e del travestimento, il pubblico degli Under30 che prende parte alla prova dell’opera ‘Un ballo in maschera’ è invitato a vestirsi nel modo che più lo rappresenta o che rappresenta quella parte di sé che generalmente resta nascosta".

La Lega insorge e i senatori Maria Gabriella Saponara e Maurizio Campari dichiarano: “"A Parma un manifesto di Giuseppe Verdi transgender, raffigurato con seno e indumenti femminili, ce lo saremmo risparmiato, ma oggi ogni cosa viene piegata al nuovo conformismo ideologico Lgbt che si vuole imporre a tutto il Paese. Anche la cultura e la tradizione vengono strumentalizzate per farne propaganda"

Anna Maria Meo, direttore generale del Teatro Regio di Parma e direttore artistico del Festival Verdi, replica: "la Queer night vuole rendere omaggio alla modernità di Verdi, uomo e artista precursore dei tempi, anticonformista per eccellenza".

Correttamente il giornalista Roberto Vivaldelli su Il Giornale commenta: “Anna Maria Meo ha ragione: Giuseppe Verdi era un'anticonformista. E proprio per tale ragione, se questa parola ha ancora un significato, non avrebbe sposato la crociata politically correct che sta investendo il mondo della cultura, dell'arte, dell'intrattenimento, della musica. La moda del nostro tempo e la nuova ossessione del mondo progressista, che di certo non può dirsi minoritario in certi ambienti culturali. Cosa ci sarebbe di anticonformista nel strizzare l'occhio al pensiero dominante, dunque? Assolutamente nulla. È il suo opposto: e il Giuseppe Verdi transex, più che indecoroso, è semplicemente modaiolo. L'apotesi del conformismo”.