Già in fuga gli emigranti arrivati in Piemonte il 20 agosto
Nove dei 76 tunisini arrivati in Piemonte sono scappati dall’hotspot di Castello d’Annone. Il governatore Cirio chiede provvedimenti immediati al ministero dell’interno
Il 20 agosto nove dei 76 tunisini arrivati poche ore prima nel Centro profughi di Castello d’Annone, città della provincia di Asti, sono fuggiti e hanno fatto perdere le loro tracce. Il governatore della regione Piemonte Alberto Cirio, il vicepresidente della Regione e gli Assessori alla Sicurezza e Immigrazione e alla Protezione Civile hanno scritto al ministro dell’interno Luciana Lamorgese per denunciare una situazione critica, “un film già visto di cui non serviva prevedere il finale”, e chiedere provvedimenti immediati: “a meno di 24 ore dall’arrivo del nuovo gruppo di migranti inviati dal Governo – scrive il Governatore – si sono già concretizzati, come temuto, episodi di fuga, nonostante il servizio di vigilanza 24 ore su 24 attivato dalla Prefettura e Questura di Asti. Un fatto reso ancora più grave dalla promessa disattesa da parte del Governo di non procedere con nuovi invii che, come era stato già evidenziato, il Piemonte è nell’impossibilità di accogliere. Ho chiesto al Ministro immediati provvedimenti per porre fine a una situazione d’emergenza che mette profondamente sotto stress l’equilibrio sanitario e di ordine pubblico del territorio, generando grande tensione e senso di insicurezza tra i cittadini piemontesi”. A fine luglio il governatore Cirio aveva chiesto formalmente al ministero dell’interno di non procedere a ulteriori invii: “arriviamo da mesi terribili – aveva spiegato – siamo state una delle regioni più colpite dall’emergenza e stiamo raggiungendo, a fronte di sacrifici enormi, un equilibrio sanitario che non può essere messo a rischio in questo modo”. Il 18 agosto, alla notizia dell’imminente arrivo di 76 persone, ha commentato: “il governo ci ha preso in giro. C'era un impegno con il Viminale che in Piemonte non sarebbero stati mandati altri migranti, ma è stato disatteso. E per di più lo abbiamo appreso da una notizia di agenzia di stampa”. Nell’hub di Castello d’Amione per provvedere ai nuovi arrivati occorrono almeno 14 persone della Croce Rossa. Alle forze dell’ordine sono state aggiunte 30 persone, anche della Guardia di Finanza.