Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Gesù in barca

«Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. (Mc 4,35-41)

Schegge di vangelo 21_06_2015
Vangelo

In quel giorno, venuta la sera, Gesù disse ai suoi discepoli: «Passiamo all’altra riva». E, congedata la folla, lo presero con sé, così com’era, nella barca. C’erano anche altre barche con lui. Ci fu una grande tempesta di vento e le onde si rovesciavano nella barca, tanto che ormai era piena. Egli se ne stava a poppa, sul cuscino, e dormiva. Allora lo svegliarono e gli dissero: «Maestro, non t’importa che siamo perduti?». Si destò, minacciò il vento e disse al mare: «Taci, calmati!». Il vento cessò e ci fu grande bonaccia. Poi disse loro: «Perché avete paura? Non avete ancora fede?». E furono presi da grande timore e si dicevano l’un l’altro: «Chi è dunque costui, che anche il vento e il mare gli obbediscono?». (Mc 4,35-41)

Gesù dorme a poppa nella barca. Gesù dorme disteso sulla Sindone. Lo svegliamo? Egli ci guarda dal profondo della sua umanità gloriosa che vive con noi. Non impedisce l’insorgere delle tempeste né gli spruzzi delle onde che ci colpiscono violente. Lui c’è. Nella barca della Chiesa Egli vive, dorme e si alza,  domina mare e cielo, vincitore di ogni male e di ogni assalto. Lo riconosciamo nei silenzi e nei miracoli, nei suoi seguaci che ci sorprendono, negli amici che ci accompagnano, nei drammi che ci provocano. “Chi è dunque costui?” Salvaci, Signore Gesù!