Gesù al primo posto
In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini (Gv 1, 4)
In principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio e il Verbo era Dio. Egli era, in principio, presso Dio: tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui nulla è stato fatto di ciò che esiste. In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini; la luce splende nelle tenebre e le tenebre non l’hanno vinta. Venne un uomo mandato da Dio: il suo nome era Giovanni. Egli venne come testimone per dare testimonianza alla luce, perché tutti credessero per mezzo di lui. Non era lui la luce, ma doveva dare testimonianza alla luce. Veniva nel mondo la luce vera, quella che illumina ogni uomo. Era nel mondo e il mondo è stato fatto per mezzo di lui; eppure il mondo non lo ha riconosciuto. Venne fra i suoi, e i suoi non lo hanno accolto. A quanti però lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome, i quali, non da sangue né da volere di carne né da volere di uomo, ma da Dio sono stati generati. E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come del Figlio unigenito che viene dal Padre, pieno di grazia e di verità. Giovanni gli dà testimonianza e proclama: «Era di lui che io dissi: Colui che viene dopo di me è avanti a me, perché era prima di me». Dalla sua pienezza noi tutti abbiamo ricevuto: grazia su grazia. Perché la Legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo. Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato. (Gv 1,1-18)
Gesù è la vera luce che illumina gli uomini. Incontrando Gesù gli uomini conoscono il Padre che lo ha inviato. Di fronte a questa chiamata ognuno di noi ha il potere di scegliere: mettere nella vita al primo posto Dio oppure sé stessi e i propri desideri. È una scelta che siamo chiamati a rinnovare istante per istante. Quando, rispetto alla volontà divina, per come la conosciamo da Gesù, preferiamo con piena volontà e libertà la nostra, respingiamo da noi la Luce di Cristo per preferire le tenebre. Questo Santo Natale sia l'occasione per porre Gesù al primo posto nel nostro cuore per non nascondere vergognosamente il nostro operato, ma trasmettendo con la testimonianza della vita la felicità insita nelle prove vissute cristianamente.