GenZ: il 28% è LGB
Una ricerca ci informa che il 28% dei giovani americani tra i 18 e i 25 anni si identifica come gay, lesbica o qualcosa d'altro.
Una ricerca condotta dal Public Religion Research Institute ci informa che il 28% dei giovani americani appartenenti alla Generazione Z, ossia i ragazzi di età tra i 18 e i 25 anni, si identifica come gay, lesbica, bisessuale o qualcosa d’altro.
Così la ricerca: «Gli adulti della generazione Z hanno una probabilità significativamente maggiore rispetto alle generazioni più anziane di identificarsi come gay, lesbica, bisessuale o qualcos'altro, con il 28% che si identifica come LGBTQ, rispetto al 16% dei millennial [persone nate tra il 1980 e il 1994], al 7% della generazione X [persone nate tra il 1965 e il 1980], al 4% dei baby boomer [persone nate tra il 1945 e il 1964] e Il 4% della generazione silenziosa [persone nate tra il 1928 e il 1944]. Agli adolescenti della generazione Z non è stato chiesto informazioni sull’identificazione LGBTQ».
Interessante notare che solo il 21% dei giovani della GenZ si identifica come Repubblicano. Insomma ci sono più gay che repubblicani tra i giovani.
L’incremento della diffusione dell’omosessualità con l’abbassarsi dell’età è un fenomeno culturale. Le generazioni passate erano più ancorate a valori proprio della morale naturale, quelle più recenti a disvalori ideologici. Dunque questo studio prova, come tanti altri, che l’omosessualità è condizionamento sociale e non aspetto antropologico naturale.