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USA

Gabbard e Kennedy jr. promossi. Le scelte più controverse di Trump

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Robert Kennedy jr e Tulsi Gabbard, ex Democratici, sono stati confermati nell'amministrazione Trump con un voto in Senato. Sono le scelte più controverse e combattute. Perché restano uomini di sinistra in un'amministrazione conservatrice.

Esteri 15_02_2025
Kennedy jr. e Gabbard (La Presse)

Negli Usa, Robert F. Kennedy jr e Tulsi Gabbard, entrambi ex Democratici, sono stati confermati, rispettivamente, al Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani e alla Direzione dell’intelligence nazionale nell’amministrazione Trump. Il loro scrutinio parlamentare, in Senato, è durato molto più di quello degli altri membri dell’amministrazione repubblicana e la conferma, in entrambi i casi, è giunta per quattro voti. Nonostante sia l’uno che l’altra provenissero dal Partito Democratico (anzi, forse proprio per questo), nessun senatore di sinistra ha votato per la loro nomina. Al contrario, tutti i senatori repubblicani, con l’unica eccezione di Mitch McConnell, hanno votato a favore del loro nuovo incarico.

McConnell era contrario al nuovo segretario alla Salute, perché, da sopravvissuto alla poliomielite, lo considera un no vax, pericoloso per la ricerca medica. Anche i titoli delle case farmaceutiche, dopo la sua nomina, hanno iniziato a fare le montagne russe in Borsa. Nella Commissione Finanze del Senato, il voto di conferma per Kennedy è rimasto appeso al filo di un solo senatore, Bill Cassidy, un medico, che infine lo ha votato dopo una settimana di pressioni da parte dell’amministrazione. Per convincerlo a cambiare opinione, il candidato ministro ha promesso di non cambiare le raccomandazioni del governo federale sulle vaccinazioni e neppure le pagine Web informative del Centro per la Prevenzione e il Controllo delle malattie, in cui si nega ogni legame fra vaccini e autismo. Prima di votare, il senatore Cassidy ha dichiarato: «Impiegherò tutta la mia autorità di presidente della commissione del Senato che supervisiona il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani per respingere qualsiasi tentativo di rimuovere l'accesso pubblico ai vaccini salvavita senza prove scientifiche inoppugnabili».

Kennedy si era distinto, durante la pandemia, per essersi battuto contro gli obblighi vaccinali. Da prima del Covid, era noto come accusatore degli intrecci fra le grandi aziende farmaceutiche e il governo federale, critico nei confronti di una ricerca medica troppo spesso senza scrupoli. Nelle audizioni in Congresso ha comunque più volte dichiarato di non essere contrario ai vaccini in sé. Ma piuttosto di esigere più controlli sulla sicurezza. Il suo scopo, previsto, nell’amministrazione, sarà anche quello di tagliare la spesa pubblica e la burocrazia, di comune accordo con il Doge, il dipartimento apposito guidato da Elon Musk.

«Per 20 anni, mi sono alzato ogni mattina in ginocchio e ho pregato che Dio mi mettesse in condizione di porre fine all’epidemia di malattie croniche infantili in questo Paese», ha dichiarato Robert Kennedy Jr, al momento del giuramento. Lottare contro le malattie croniche, così come contro l’obesità, sarà il suo maggior impegno personale, alla guida della Sanità.

L’altra nomina è stata altrettanto difficile e ha causato maggiori divisioni fra i Repubblicani: Tulsi Gabbard, alla Direzione dell’intelligence nazionale. La deputata delle Hawaii, militare di carriera e veterana di guerra (nonché consultrice dei veterani rientrati negli Usa con problemi fisici e psichici) ha diviso l’opinione dei senatori di destra per le sue precedenti prese di posizione ai limiti dell’eversione. Come molti veterani è tornata stanca della guerra e dei valori che l’hanno motivata. La sua battaglia è sempre stata volta a una revisione profonda della politica estera Usa: si è incontrata con l’ex dittatore siriano Bashar al Assad, ha espresso opinioni in difesa di Maduro, a favore di Putin e di altri nemici storici degli Usa. Ma soprattutto: ha difeso Edward Snowden, l’ex consulente della National Security Agency che ha svelato al mondo i segreti dello spionaggio elettronico, per poi chiedere asilo politico in Russia. Opponendosi agli abusi della Cia e delle altre agenzie, la Gabbard ha sempre chiesto anche l’abrogazione della norma (Section 702) che consente l’intercettazione telefonica di cittadini non americani.

Per questo, soprattutto i Repubblicani, hanno sollevato forti obiezioni per la sua nomina ad un ruolo che, pur essendo meno strategico rispetto a quello del direttore della Cia, la pone nella posizione di intermediaria fra il presidente e tutte e 18 le agenzie di intelligence Usa. La Gabbard, come Kennedy, ha dovuto mandare rassicurazioni e promesse scritte ai senatori scettici o contrari. A Susan Collins ha garantito di non chiedere la grazia per Snowden, o comunque di non intercedere per lui in alcun modo con il presidente. Todd Young ha ricevuto una lettera dalla Gabbard in cui si impegnava a ritenere responsabile chiunque sia sospettato di aver divulgato in modo non autorizzato qualsiasi programma di intelligence.

Sono entrambe nomine controverse, non solo perché prodotte dalla riconoscenza, solo personale ed elettorale di Trump nei confronti di due politici che hanno tradito il loro partito, portandosi dietro l’elettorato. Ma anche perché, in fatto di idee, restano sostanzialmente dei Democratici di sinistra. Kennedy non è tanto anti-vaccinista, quanto un salutista convinto. Apparentemente encomiabile, la sua promessa di rendere più sano il cibo americano, per la battaglia contro l’obesità (Make America Healthy Again: rendere l’America di nuovo sana), rischia di tradursi nella solita campagna di terrore nel piatto. Nel suo entourage, lobbisti/influencer come i fratelli Means sono sostenitori della prima ora degli orti alla Casa Bianca e della filosofia vegetariana di Michelle Obama. Quanto al rischio rappresentato dalla Gabbard, è facilmente intuibile: come fare a porre a garante dei segreti, una persona che è contraria ai segreti di Stato? Moralmente encomiabile, è una linea politica scomoda per chi deve combattere il terrorismo (anche intercettando le conversazioni dei terroristi) e scoprire piani ostili.