Francesco si congeda da Giacarta: "Fate chiasso"
Conclusa la tappa indonesiana, questa mattina il Papa è partito alla volta di Port Moresby. Ieri la Messa nella memoria liturgica di Santa Teresa di Calcutta.
Con la Santa Messa di ieri pomeriggio presso lo stadio Gelora Bung Karno si è conclusa la tappa indonesiana del viaggio apostolico di Papa Francesco, che questa mattina è partito alla volta di Port Moresby, in Papua Nuova Guinea.
Il Papa ha presieduto la Messa nella memoria liturgica di Santa Teresa di Calcutta, mentre a celebrare i riti eucaristici è stato il cardinale Ignatius Suharyo Hardjoatmodjo, arcivescovo di Giacarta. L'omelia del Papa è stata incentrata su «due atteggiamenti fondamentali, che ci permettono di diventare suoi [di Gesù] discepoli. Il primo atteggiamento: ascoltare la Parola; il secondo». Riguardo al primo aspetto, ha affermato che «non possiamo accontentarci delle sole parole umane, dei criteri di questo mondo, dei giudizi terreni», ma che «in mezzo allo stordimento e alla vanità delle parole umane (...) c’è bisogno della Parola di Dio, l’unica che è bussola per il nostro cammino, l’unica che tra tante ferite e smarrimenti è in grado di ricondurci al significato autentico della vita». Quanto al secondo, «la Parola del Signore non può restare una bella idea astratta o suscitare soltanto l’emozione di un momento; essa ci chiede di cambiare il nostro sguardo, di lasciarci trasformare il cuore a immagine di quello di Cristo».
Nel saluto finale ha ripetuto anche agli indonesiani l'invito a «fare chiasso», ormai un leit motiv del pontificato. «Si dice nel Libro degli Atti degli Apostoli che il giorno della Pentecoste c’è stato a Gerusalemme un grande chiasso. E tutti facevano chiasso per predicare il Vangelo. Mi raccomando, cari fratelle e sorelle, fate chiasso! Fate chiasso!».