Film natalizi sul piccolo schermo
Fanno parte della tradizione televisiva natalizia una decina di film che puntualmente tornano sul piccolo schermo in occasione di queste festività.
Fanno parte della tradizione televisiva natalizia una decina di film che puntualmente tornano sul piccolo schermo in occasione di queste festività. Eccone una breve sinossi.
Una poltrona per due (1983): il finanziere Louis Winthorpe III e il povero Billy Rai Valentine si scambiano i ruoli per una scommessa fatta alle loro spalle.
Miracolo nella 34ª strada (1994): Susan ha 6 anni, non crede a Babbo Natale ma ai grandi magazzini ne incontra uno molto speciale, che le regala qualcosa in cui credere.
Balto (1995): ispirato alla vera storia dell’omonimo cane che salvò i bambini di una città dell’Alaska da un’epidemia di difterite, trasportando attraverso una tormenta il farmaco per la cura.
Mamma, ho perso l’aereo (1990): Kevin, 8 anni, rimane solo a casa dopo una frettolosa partenza dei genitori e deve vedersela con due ladri piuttosto impacciati, su cui prevale grazie al suo ingegno.
Il Grinch (2000): un mostro verde dal cuore piccolo non ama il natale ma adora i travestimenti e, vestito da Babbo Natale, va alla festa del paese per rubare tutto finché la dolcezza di una bambina lo redime.
Fantaghirò (1991): la figlia più giovane di un re partecipa a un duello decisivo per porre fine alla guerra contro il regno nemico.
La storia infinita (1984): per sfuggire al bullismo dei suoi compagni, il giovane Bastian si ritrova in una libreria molto particolare, da cui prende in prestito un libro che lo trasporta nel regno di Fantasia.
Il canto di Natale di Topolino (1983): cortometraggio firmato da Walt Disney, tratto dal racconto di Charles Dickens, in cui Paperon de’ Paperoni interpreta Ebenezer Scrooge e Topolino fa la parte di Bob Cratchit.
Love actually (2003): dieci storie d’amore ambientate a Londra negli ultimi mesi dell’anno, con finali multipli che si intrecciano nella notte della vigilia di Natale.
Piccole donne (1994): il signor March, richiamato in guerra nel 1861, affida alla moglie Marmee la cura delle quattro figlie Jo, Meg, Beth e Amy.
Non tutti il film citati sono capolavori, ma la loro visione domestica è di gran lunga preferibile a quella dei “cinepanettoni” in programmazione in questi giorni nei cinema italiani.