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Nihil obstat

Fernández dà via libera anche al santuario comasco di Maccio

Giudizio positivo circa il messaggio della "Trinità Misericordia" legata all'esperienza di Gioacchino Genovese. Alla lettera del Dicastero fa seguito il decreto del card. Cantoni.

Borgo Pio 24_07_2024

Dopo la lettera del 4 ottobre 2023 il cardinale Victor Manuel Fernández torna a scrivere al cardinale Oscar Cantoni, vescovo di Como, in merito all'esperienza di Gioacchino Genovese, un maestro di musica, sposato e padre di famiglia, che dall'anno 2000 riceverebbe rivelazioni sulla "Trinità Misericordia", in località Villa Guardia (Como). La nuova lettera, resa nota il 24 luglio, è datata 15 luglio 2024.

Parere favorevole del Dicastero per la Dottrina della Fede al «messaggio centrale di questa esperienza spirituale: La Trinità è la fonte della misericordia e la sua perfetta realizzazione. Alla luce di questa convinzione, quanto viene affermato diverse volte sulla misericordia di Dio o di Cristo negli scritti di spiritualità e nel Magistero, acquisisce un forte senso trinitario». Fernández afferma che «l’esperienza spirituale del Sig. Genovese è in linea con la riscoperta della centralità della SS. Trinità per la fede e la vita cristiana occorsa nell’ultimo secolo».

Vengono inoltre esplicitati alcuni aspetti da chiarire, come riconosciuto dallo stesso Genovese, tra cui «l’impreciso uso del plurale trinitario (“Noi”) per riferirsi al mistero dell’incarnazione ed altre espressioni simili». Ma anche se «tali espressioni non sono accettabili e va evitata la loro diffusione», «questo non significa imputare degli errori all’insieme degli scritti del Sig. Genovese. In molti di essi, infatti, soprattutto in quelli successivi, troviamo dei chiarimenti che ci portano verso l’interpretazione corretta». 

In sintesi «la proposta spirituale che scaturisce dalle esperienze narrate dal Sig. Gioacchino Genovese in relazione alla “Trinità Misericordia” (...) non contiene elementi teologici o morali contrari alla dottrina della Chiesa» e pertanto il Dicastero dà «conferma per la determinazione del Nihil obstat» in seguito alla quale il cardinale Cantoni ha promulgato il suo decreto, richiamandosi esplicitamente alla lettera del Dicastero e dichiarando «che NIHIL OBSTAT per "apprezzare il valore pastorale e [...] promuovere pure la diffusione di questa proposta spirituale, anche mediante eventuali pellegrinaggi"» e «i fedeli "sono autorizzati a dare ad esso in forma prudente la loro adesione" (...), sebbene questo non implichi una dichiarazione del carattere soprannaturale del fenomeno».