Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Fede concreta

«Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». (Gv 20,24-29)

Schegge di vangelo 03_07_2015
Vangelo

Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». (Gv 20,24-29)

Tommaso, apostolo del dubbio? Tutt’altro! Apostolo della concretezza, del vedere e toccare. Non dice sempre così anche il suo amico Giovanni? “Vide e credette”. “Quel che abbiamo visto e udito annunciamo anche a voi”. La fede non è un puro atto fiduciale, come chi dice: “Chiudo gli occhi e credo. Credo perché credo”. La fede nasce da un’esperienza, da un incontro, da un fatto accaduto. Guardando fino in fondo questo fatto, entriamo nelle ferite del Crocifisso e incontriamo il Risorto. Un percorso che si ripete e si rinnova ogni giorno, come quando si sta con una persona amata.