Fasting or feasting? Quando San Patrizio cade di venerdì

Fasting or feasting? Digiunare o festeggiare? È l'interrogativo che irlandesi e americani si pongono ogni volta che il 17 marzo cade di venerdì: prevale l'astinenza o la festa di San Patrizio? Nel caso di San Giuseppe la risposta è semplice, essendo solennità universale per cui l'intera Chiesa "salta" l'astinenza dell'eventuale venerdì 19. San Patrizio invece è "semplice" memoria liturgica, ma in alcuni Paesi anche dove non è solennità gode comunque di un indiscusso carattere festivo.

Soprattutto oltreoceano e non solo a New York, dove la cattedrale è dedicata a lui, ma in gran parte degli Stati Uniti. Anzi, la "festa di San Patrizio" (soprattutto civile) sarebbe più un fenomeno americano, legato anche alla volontà degli immigrati irlandese di rivendicare le proprie radici, laddove invece in Irlanda fino agli anni '60 «che ci crediate o no – riferisce The Pillar – pub e bar chiudevano durante la giornata», scandita solo dalle celebrazioni religiose e da una parata militare: festa sì, ma sottotono rispetto ai fiumi di birra che saremmo portati a immaginare.

«In Irlanda, luogo della missione di San Patrizio, la popolazione non osserva il giorno festivo con tanto vigore come avviene negli USA», esordisce così il decreto di mons. Peter Libasci, vescovo di Manchester (nel New Hampshire: una delle innumerevoli "Manchester" statunitensi, da non confondere con la città inglese). Nel decreto concede a tutti i cattolici della sua diocesi (compresi quanti vi si trovano di passaggio) «la dispensa dall'astinenza dalle carni venerdì 17 marzo 2023». Analoga dispensa è concessa da molti altri vescovi, tra cui il card. Wilton Gregory di Washington, che però chiede di "rinviare" l'astinenza del 17 a un altro giorno. Le disposizioni sono infatti variegate, come attesta una curiosa mappa interattiva pubblicata da National Catholic Register che riporta, diocesi per diocesi, le risposte alla domanda iniziale: fasting or feasting? E non sempre la risposta è netta.