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Eterologa, attentato all'ecologia umana

Il tecnicismo scientista sta alterando l’umanizzazione di quei rapporti e relazioni che qualificano le gestualità intrinseche alla procreazione e a quel “mutuo aiuto” tra un uomo e una donna all’interno del matrimonio, che offre anche l’affettività e la sessualità.

Fecondazione eterologa

Caro direttore,

Il tecnicismo scientista sta alterando l’umanizzazione di quei rapporti e relazioni che qualificano le gestualità intrinseche alla procreazione e a quel “mutuo aiuto” tra un uomo e una donna all’interno del matrimonio, che offre anche l’affettività e la sessualità.

Preoccupa la sentenza emessa dalla Corte costituzionale italiana che dichiara costituzionale la fecondazione eterologa in una situazione legislativa oggi, in questo campo, labile.

Rivolgendomi alle persone che hanno a cuore il rispetto della dignità dei rapporti che valorizzano anche con la gestualità sessuale la relazione tra un uomo e una donna nel contesto sponsale, vorrei che riflettessimo sul valore dell’atto procreativo in un contesto non “tecnico” ma umano.

Certamente la mancanza del figlio per un matrimonio è una sofferenza per i coniugi, anche perché uno dei fini primari del matrimonio è la procreazione. Il figlio ovviamente deve essere inteso, non come un diritto, ma un dono.

Se già per la mancanza di una umanizzazione dell’atto del concepimento è inaccettabile la fecondazione omologa, a maggior ragione non può essere eticamente legittimata, per nessun motivo, la fecondazione eterologa.

Le ragioni possono essere molte e ne indico solo alcune: a) la mancanza di una gestualità affettivo-sessuale; b) l’ “intrusione” di un seme che non appartiene alla coppia; c) il non tener conto delle leggi della natura; d) il rischio di conseguenze non facilmente prevedibili a livello genetico; e) l’accanimento a tutti i costi per la ricerca del figlio. 

Senza contare poi il rischio di orientare la società al “bambino perfetto” che potrebbe avviare un processo alla “selezione della razza” già sperimentata in tempi bui.

Dal punto di vista etico la fecondazione eterologa viene a scalzare l’umanizzazione della coppia per metterla in pasto al tecnicismo, incurante dei risvolti psicologici ed etici del soggetto e della famiglia e dei potenziali rischi genetici.

Si è voluto rendere legale ciò che è profondamente in contrasto con l’etica e la morale. Questo è un vero attentato all’ecologia della persona umana. Credo sia doveroso discutere su questo sdoganamento di quanto prevede la legge 40.

* Vicario episcopale diocesi di Trieste