Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
IL CASO

E su Sarah fu subito macchina del fango

Corriere e Repubblica rilanciano fonti vicine a Benedetto XVI che negano che il papa emerito abbia scritto il libro a quattro mani con il cardinale Sarah, creando un "giallo". Pronta la replica via twitter di Sarah che parla di gravissima diffamazione e pubblica le lettere di Benedetto XVI che smentiscono lo scoop.

Ecclesia 14_01_2020
Il cardinale Sarah

«Imbarazzo in Vaticano», «una fonte molto vicina a Ratzinger», «Parole che cambiano tutto»… Ha il passo della spy story la notizia lanciata ieri sera dal sito del Corriere della Sera a firma di Gian Guido Vecchi. E a ruota arriva Repubblica con Paolo Rodari. Benedetto XVI non sarebbe il co-autore, insieme al cardinale Robert Sarah, del libro Dal profondo del nostro cuore, di cui parliamo diffusamente in altri articoli. «Non ha scritto un libro a quattro mani con il cardinale Sarah», dice una non meglio specificata fonte vicino al papa emerito (per Repubblica a parlare sono «gli uomini di Benedetto»), che poi insinua che il cardinale Sarah abbia usato, senza il suo consenso, uno scritto di Benedetto XVI sul sacerdozio che lo stesso Sarah aveva chiesto di poter vedere.

Uno scoop? No, una polpetta avvelenata. Il libro che difende il celibato e chiede a papa Francesco di non consentire all’ordinazione sacerdotale di uomini sposati, neanche come eccezione, deve aver fatto molto male in alcuni circoli vaticani, e così si è messa subito all’opera la macchina del fango. Peccato per loro che il cardinale Sarah si sia premunito e in nottata ha subito replicato postando su twitter alcune delle lettere che Benedetto XVI gli ha mandato man mano che il lavoro di stesura del libro procedeva. «Alcuni attacchi – scrive il cardinale Sarah su twitter – sembrano insinuare una menzogna da parte mia. Queste diffamazioni sono di una gravità eccezionale. Fornisco da questa sera le prime prove della mia stretta collaborazione con Benedetto XVI per scrivere questo testo in favore del celibato».

Si tratta di tre lettere, che riportano la data rispettivamente del 20 settembre, 12 ottobre e 25 novembre 2019. Nella prima Benedetto XVI ringrazia della lettera ricevuta dal cardinale Sarah il 5 settembre in cui si trova evidentemente la richiesta di un contributo sul sacerdozio «in questi tempi difficili». «Avevo già prima della sua lettera – scrive Ratzinger – cominciato a scrivere qualche riflessione sul sacerdozio. Ma scrivendo ho sentito sempre più che le mie forze non mi permettono più la redazione di un testo teologico. Poi è venuta la sua lettera con la domanda inaspettata di un testo proprio sul sacerdozio con particolare attenzione al celibato. Così ho ripreso il mio lavoro e trasmetterò a Lei il testo, quando sarà tradotto dal tedesco in italiano. Lascio a Lei se queste note, la cui insufficienza sento fortemente, possono avere qualche utilità».

Molto più stringata la lettera del 12 ottobre: «Finalmente posso trasmettere i miei Pensieri sul Sacerdozio. Lascio a Lei se trova qualche utilità nei miei poveri pensieri».

Infine il 25 novembre, a lavoro ultimato: «Cara Eminenza, di tutto il cuore vorrei dire Grazie per il testo aggiunto al mio contributo e per tutta l’elaborazione che Lei ha fatto. Mi ha toccato profondamente come Lei ha capito le mie ultime intenzioni: Avevo scritto in realtà 7 pagine di chiarimento metodologico del mio testo e sono realmente felice per dire che Lei ha saputo dire l’essenziale in una mezza pagina. Non vedo quindi la necessità di trasmetterLe le 7 pagine, dato che Lei ha espresso in una mezza pagina l’essenziale. Da parte mia il testo può essere pubblicato nella forma da Lei prevista».

I testi sono chiari: non solo il papa emerito e il cardinale Sarah hanno strettamente collaborato, ma risalta evidente la singolare sintonia che c’è fra i due; cosa peraltro che non sorprende visti i ripetuti attestati di stima che negli anni passati Benedetto XVI ha riservato al prefetto per il Culto Divino.

Ma la gravissima diffamazione lanciata ieri sera fa capire fino a che punto siano disposti a spingersi i “guardiani della rivoluzione”, e possiamo stare tranquilli che siamo solo all’inizio. Ma quanto accaduto fa anche capire quanto siano affidabili i grandi giornaloni e certi vaticanisti.

P.S.: La situazione e la disputa intorno alle firme del libro è in continuo sviluppo, vi aggiorneremo nelle prossime ore.