Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Francesca Saverio Cabrini a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

«E non si accorsero di nulla»

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo...».

(Mt 24,37-44)    

Schegge di vangelo 01_12_2013

Nel giorno in cui inizia con l'Avvento il nuovo Anno liturgico, ecco il cambio di guardia per le Schegge di Vangelo. Don Angelo Busetto si ferma avendo portato a compimento l'intero anno. A lui va tutto il nostro ringraziamento per averci accompagnato nel primo anno di vita de La Nuova Bussola Quotidiana. Le sue meditazioni sono state una fonte quotidiana di illuminazione per tutti coloro - e sono tanti - che lo hanno seguito fedelmente. Si ferma con le Schegge, ma la sua collaborazione e il suo sostegno alla Nuova BQ non finisce di certo.

Oggi diamo invece il benvenuto a don Mauro Leonardi, anche lui un parroco con la vena dello scrittore. Per chi volesse saperne di più può visitare il suo blog "Come Gesù", ma è soprattutto dalle sue Schegge che impareremo a conoscerlo.

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti» (Mt 24,37-44)    

“E non si accorsero di nulla”: il Vangelo di oggi rinvia direttamente al prologo di Giovanni: veniva nel mondo la luce eppure il mondo non l'ha riconosciuta, a quanti però l'hanno accolta ha dato il potere di essere figli. Nell'orizzonte del giudizio finale siamo chiamati al presepe: in una notte qualsiasi, in mezzo a cose qualsiasi, viene la luce che sarà ignorata da tutti tranne che da stranieri e da poveri. Solo essi leggono nel quotidiano i segni della salvezza e riconoscono nel bimbo della mangiatoia il Signore della Storia. Ecco la sfida: evitare l’indifferenza e l’idealismo e riconoscere nel presente le orme di Gesù che passa. La resurrezione inizia nel presente della nostra storia.