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SENTINELLE IN PIEDI

E il «nazista dell'Illinois» lancia una campagna blasfema

A ottobre aveva contestato a Bergamo le Sentinelle in piedi travestendosi da “Grande dittatore” di Charlie Chaplin e mettendosi provocatoriamente a leggere il Mein Kampf accanto alle Sentinelle. Ora, con lo stesso vestito fa una campagna fotografica con una pornoattrice che irride la Madonna.

Cronaca 08_12_2014
Giampiero Belotti

Mentre aumenta in Italia il fenomeno delle Sentinelle in Piedi e sempre più persone prendono coscienza dei pericoli posti dalla cosiddetta legge “contro l’omofobia”, il mondo LGBT non sa più cosa inventarsi per rispondere. Dopo le manifestazioni violente contro le Sentinelle, l’ultima deriva sembra ora essere quella del vilipendio alla religione: dopo le Femen e il loro atto blasfemo in piazza San Pietro ora è toccato a Giampietro Belotti, il “nazista dell’Illinois”, che si è fatto fotografare con una nota pornoattrice travestita da Maria, Madre di Gesù, che augura a tutti una buona “festa dell’immacolata contraccezione”.

Belotti è il ragazzo che contestò la veglia delle Sentinelle in Piedi di Bergamo dello scorso 5 ottobre travestendosi da “Grande dittatore” di Charlie Chaplin e mettendosi provocatoriamente a leggere il Mein Kampf accanto alle Sentinelle. In quell’occasione la Digos lo portò in questura per apologia del fascismo, reato che poi non gli venne più contestato ma che gli acquistò fama nazionale. «È ora di omosessualizzare Bergamo», disse poi Belotti, alla guida della manifestazione del comitato “Rompiamo il Silenzio” che in passato ha contestato le veglie delle Sentinelle orobiche.

La sua ultima trovata è quella di pubblicare sulla sua pagina Facebook una serie di foto che lo ritraggono vestito da “Grande dittatore”, mentre legge “Ammanettati e sii sottomessa”, parodiando un celebre libro di Costanza Miriano. Accanto a lui Valentina Nappi, nota pornoattrice, che veste gli abiti della Madonna (con tanto di aureola) e regge un cartello con una frase di Sant’Agostino “Ama e fa’ ciò che vuoi”.

«Queste sono le prime foto di un progetto che intendo portare avanti, direi che si potrebbe benissimo intitolarlo: ‘I Santini delle Sentinelle,’” scrive Belotti. “Siccome ho la vaghissima impressione che a certi catto-fascio-bigo(lo)tti [sic] vedere una pornoattrice vestita come la Mado* [sic] come una santa possa per qualche motivo infastidire, vi chiedo di condividere il più possibile queste immagine [sic]».

Il Comitato Rompiamo il Silenzio–Bergamo, che nel capoluogo lombardo organizza contromanifestazioni in occasione delle veglie delle Sentinelle, ha commentato sulla sua pagina Facebook: «Una campagna fotografica contro l'omofobia, contro il sessismo e contro lo stereotipo della donna schiavizzata da un sistema patriarcale fascista. Blasfeme, ironiche, moderne e che prendono per il culo a manetta. We love it!».

Che cosa aggiungere a certe cose che si commentano da sole? Forse solo un paio di considerazioni.

Queste foto mostrano una volta di più l’intolleranza di persone, associazioni e comitati che si definiscono “tolleranti”, di chi dice di battersi per il rispetto e i “diritti per tutti” e nel farlo si rende protagonista di aggressioni fisiche e verbali nei confronti di gruppi pacifici di donne e bambini (come abbiamo visto in molteplici casi in tutta Italia) e che, invece di esporre le proprie idee, preferisce deridere e offendere il proprio interlocutore, come in questo caso.

Quella delle Sentinelle in Piedi è una rete di cittadini che si è sempre caratterizzata per la modalità rispettosa con cui porta avanti le proprie idee: le veglie sono silenziose e pacifiche e chiedono il rispetto della libertà di espressione e del diritto di ogni bambino ad avere una mamma e un papà. 

Le Sentinelle inoltre sono un movimento aconfessionale, all’interno del quale trovano posto persone appartenenti a diverse religioni: basterebbe partecipare ad una delle tante veglie per accorgersene. Il post di Belotti è dichiaratamente mirato a prendere di mira in particolare la componente cattolica delle Sentinelle e prosegue la strategia di etichettarle come un movimento “ultracattolico”, facendo finta di non vedere che la vera forza delle Sentinelle sta proprio nell’unione di tante persone di buona volontà che appartengono a diverse fedi, ma che si riconoscono nel valore della libertà di espressione e della famiglia, concetti che vanno al di là del credo religioso di ciascuno.

Non si può non notare che queste associazioni e personaggi che in tali circostanze mostrano il loro vero volto sono magari le stesse che vengono fatte entrare nelle nostre scuole per tenere i famosi “corsi contro il bullismo e l’omofobia”. Una circostanza che dovrebbe far riflettere quei cattolici (tra cui anche qualche sacerdote) che non perdono occasione per prendere le distanze dalle Sentinelle.