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Trento

Due donne e un bambino

Una coppia lesbica ha un bambino con la fecondazione artificiale. Per il comune di residenza il piccolo non può avere due madri. La Corte di appello non è d’accordo: al piccolo serve stabilità.

Gender Watch 02_02_2020

Ilaria e Annarita ricorrono alla fecondazione artificiale eterologa per avere un bambino. Per il comune di nascita entrambe le donne possono figurare come madri legittime, non così per il comune di residenza, Rovereto. Ne nasce una vertenza: il Tribunale di Rovereto ordina al sindaco al trascrizione dell’atto di nascita. Interviene l’avvocatura dello Stato dato che giustamente per il nostro ordinamento giuridico i genitori non possono che essere di sesso differente. Si arriva infine in appello e i giudici danno torto al sindaco.

Cosi scrivono i giudici favorevoli alla doppia omogenitorialità: «L'interesse del figlio, come nel caso in esame, e quelle di acquisire rapidamente la stabilità della propria discendenza bi-genitoriale (...) anche di avere certezza della propria provenienza (secondo il codice civile biologica, secondo la legge 40 fondata sul consenso ad un progetto di genitorialità), rivelandosi tale provenienza come uno degli aspetti in cui si manifesta la sua identità».

E così in nome di una presunta stabilità emotiva del figlio si approva la doppia omogenitorialità anche se la legge la vieta.

https://www.laprovinciacr.it/news/italia-e-mondo/240033/trento-appello-legittimo-l-atto-di-nascita-con-2-mamme.html