Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
Santa Caterina d’Alessandria a cura di Ermes Dovico
SCHEGGE DI VANGELO

Dritti all'inferno

Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia (Gv 15, 2)

Schegge di vangelo 05_05_2021

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Io sono la vite vera e il Padre mio è l’agricoltore. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo taglia, e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete già puri, a causa della parola che vi ho annunciato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può portare frutto da se stesso se non rimane nella vite, così neanche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me, e io in lui, porta molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e secca; poi lo raccolgono, lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli». (Gv 15, 1-8)

I tralci che non portano frutto sono coloro che superbamente credono di potersi separare da Lui e ciononostante continuare a fare opere buone. Ma questo tipo di tralci è anche chi nasconde i talenti ricevuti da Dio, nell’illusione di potersi salvare senza opere. Così si finisce dritti all'inferno perché Dio ci taglia come un tralcio ormai inutile. Facciamo attenzione ai peccati di omissione nei confronti di Dio e dei nostri fratelli che Lui ha messo sul nostro cammino.