Schegge di vangelo a cura di don Stefano Bimbi
San Giacomo della Marca a cura di Ermes Dovico

SCHEGGE DI VANGELO

Doni ricevuti senza merito

Perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato (Lc 18, 14)

Schegge di vangelo 21_03_2020

In quel tempo, Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”. Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato». (Lc 18, 9-14)

L’elemento comune alle diverse forme di preghiera (di domanda, di lode, di ringraziamento, di intercessione) è il riconoscimento della bontà perfetta e della irraggiungibile superiorità di Dio. Quindi dobbiamo pregare per condividere misericordiosamente i doni materiali e spirituali che Dio ci ha concesso, a favore di coloro che sono momentaneamente più sfortunati di noi, in modo da riconsegnare, accresciuti, i talenti che il Signore ci ha concesso, per lo più senza merito da parte nostra. E impegniamoci a non inorgoglirci dei nostri pregi.