«Difendete la vita fin dal grembo materno»
Papa Francesco, nel messaggio alle famiglie brasiliane per la Giornata della Famiglia, richiama alla difesa della vita già dal grembo materno, inserendosi nel dibattito tra vescovi e governo brasiliano a proposito della legge sull'aborto.
Il 12 agosto è stato reso pubblico il messaggio, formalmente datato 6 agosto, che Papa Francesco ha trasmesso ai partecipanti alla Settimana Nazionale della Famiglia, organizzata dalla Commissione Episcopale Pastorale per la Vita e la Famiglia della Conferenza Episcopale Brasiliana e che si tiene dall'11 al 17 agosto con iniziative in tutte le diocesi brasiliane. Come sempre, è importante il contesto in cui si colloca il messaggio pontificio.
Il 2 agosto - con un gesto senza molti precedenti, considerati gli amichevoli rapporti fra i vescovi brasiliani e i governi di sinistra che si sono succeduti negli ultimi anni in Brasile - la Conferenza Episcopale Brasiliana ha pubblicato una «Nota sulla firma della legge 12.845/2013», in cui critica la presidente della Repubblica Dilma Rousseff per non avere esercitato il suo diritto di veto e avere firmato la legge 12.845, «deplorando profondamente» che il capo dello Stato non abbia almeno fermato con il veto gli articoli 2 e 3, comma 4 e 7 della legge. Il documento dei vescovi fa cenno a «richieste di varie entità» pervenute alla presidente perché esercitasse il veto. Fra queste «entità» ci sono certamente le associazioni pro life e la stessa Conferenza Episcopale. Ma sulla stampa brasiliana non manca chi pensa che lo stesso Papa Francesco, nel suo colloquio privato con la Rousseff, le abbia chiesto di non firmare la legge contestata, pur evitando di sollevare il problema in pubblico.
Di che si tratta? L'aborto in Brasile è legale solo per le madri vittima di violenza carnale, e solo nelle prime otto settimane di gravidanza. La legge 12.845 è una legge contro la violenza sulle donne - che s'inserisce nel clima di polemiche sul «femminicidio» che impazza anche in America Latina - e sia prevede per chi si dichiari vittima di stupro la possibilità di accedere, senza troppe indagini, alla pillola abortiva, sia apre una porta all'aborto oltre l'ottava settimana nei casi di violenza carnale accertata.
I vescovi brasiliani considerano le norme immorali, e temono che s'inquadrino in una «escalation» che ampli sistematicamente il numero dei casi in cui l'aborto è legale. È in questo contesto che giunge il messaggio di Papa Francesco alle «care famiglie brasiliane», di cui ricorda la calorosa accoglienza nel suo recente viaggio in famiglia. Come aveva fatto nel messaggio ai Cavalieri di Colombo statunitensi reso pubblico la scorsa settimana sullo stesso tema, il Papa invita a rileggere i passaggi della sua enciclica «Lumen fidei» relativi alla famiglia, dove si afferma che la dottrina cattolica sulla famiglia è tra le prime conseguenze della fede, e che la fede per essere trasmessa ha bisogno dei genitori e delle famiglie. Ma, nota il Papa nel suo messaggio, le famiglie e i genitori non possono limitarsi a trasmettere la fede «a parole»: devono farlo «con le opere». Con parole e con opere le famiglie, cioè i laici cattolici, devono trasmettere e testimoniare «le verità fondamentali sulla vita e sull'amore umano, che dalla Rivelazione di Dio ricevono una nuova luce».
Papa Francesco ha parlato diverse volte della «cultura dello scarto», un'espressione che a Buenos Aires aveva applicato specificamente a una cultura della morte che «scarta» i bambini indesiderati con l'aborto e i vecchi malati con l'eutanasia. Dal messaggio pubblicato ieri si evince che il senso in cui il cardinale Bergoglio a Buenos Aires e Papa Francesco a Roma usano l'espressione «cultura dello scarto» è proprio lo stesso. «Di fronte alla cultura dello scarto che relativizza il valore della vita umana - scrive il Papa - i genitori sono chiamati a trasmettere ai figli la coscienza che la vita deve sempre essere difesa, già dal grembo materno, riconoscendola come un dono di Dio e garanzia del futuro dell'umanità, ma anche nell'attenzione ai più vecchi, specialmente ai nonni, che sono la memoria vivente di un popolo e coloro che trasmettono la sapienza della vita».
Chiedendo alle famiglie brasiliane di essere «gli araldi più convincenti della bellezza dell'amore sostenuto e alimentato dalla fede», Papa Francesco - con il suo stile proprio - scende in campo nella controversia tra i vescovi brasiliani e il governo in materia di aborto. Chi si aspettava un Pontefice totalmente restio ad affrontare questi temi sta cominciando a ricredersi.