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Emigranti irregolari

Dichiarazioni di intenti e poco altro al vertice ministeriale del 13 luglio contro l’emigrazione irregolare

Il vertice voluto dall’Italia per decidere come contrastare il traffico di emigranti illegali si conclude con le consuete dichiarazioni di intenti e intanto i flussi illegali continuano

Migrazioni 24_07_2020

La confusione che continua a regnare in Europa, a proposito dei flussi migratori irregolari dall’Asia e dall’Africa gestiti da organizzazioni criminali, è ben evidenziata dalle dichiarazioni del ministro dell’interno tedesco Horst Seehofer in vista del vertice del 13 luglio organizzato dal ministero dell’interno italiano d’intesa con la Commissione europea e con la Presidenza di turno tedesca. Seehofer ha infatti sollecitato gli stati membri dell’UE a fornire un contributo maggiore alle operazioni di salvataggio degli emigranti che attraversano il Mediterraneo considerato il prevedibile aumento delle partenze durante i mesi estivi. Secondo il ministro gli stati membri sono chiamati “a sostenere i paesi del Mediterraneo nell’affrontare gli sbarchi dopo le operazioni di ricerca e soccorso”. Allo stesso tempo ha espresso “grande preoccupazione” per i pericoli a cui vanno incontro gli emigranti illegali e ha detto che occorre evitare di incentivare l’emigrazione diretta verso l’Europa, tanto più tenuto conto che i trafficanti “cercano di utilizzare le attuali regole sul salvataggio in mare per le loro attività senza scrupoli”. Dovrebbe essere chiaro che potenziare le operazioni di ricerca, soccorso e accoglienza non può che incoraggiare gli emigranti illegali a tentare la traversata del Mediterraneo. Al vertice ministeriale del 13 luglio hanno partecipato oltre ai ministri dell’interno di Italia, Francia, Germania, Spagna e Malta, quelli di Libia, Tunisia, Algeria, Marocco e Mauritania, rappresentanti dei paesi dai quali si imbarcano molti emigranti irregolari. Assente invece la Turchia.  Scontate le dichiarazioni di intenti come in tutti i vertici precedenti. Ma gli emigranti clandestini continuano a raggiungere i paesi dai quali sperano di potersi imbarcare alla volta dell’Europa. Dal 1° gennaio al 20 luglio 2020 in Italia sono stati registrati 9.725 sbarchi. Complessivamente sono entrati in Europa 32.060 emigranti irregolari: 28.255 via mare e 3.805 via terra.