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SMONTATO UN FALSO MITO

Diaconesse mai esistite. Almeno per la storia

Il teologo Hünermann gela la commissione istituita da Papa Francesco sul diaconato femminile: non ci sono evidenze storiche che in passato sia esistito. Una conferma delle posizioni già espresse di storici, teologi e cardinali autorevoli. Che cosa deciderà a questo punto il pontefice? 

Ecclesia 24_03_2019

Forse si prospetta una doccia fredda per quanti si aspettano o sperano in una qualche forma di ordinazione diaconale per le donne. Maike Hickson, di LifeSiteNews, ha ottenuto informazioni molto interessanti e rivelatrici sull’esito dei lavori della commissione costituita per volere del Pontefice per studiare da un punto di vista storico il problema. La commissione ha concluso i suoi lavori l’anno scorso, e nell’estate del 2018 ha consegnato al Pontefice la sua relazione. Di cui però non si è saputo più nulla.

Ma qualche notizia sta filtrando tramite un teologo tedesco, che personalmente è favorevole all’ordinazione diaconale per le donne. Maike Hickson ha parlato con lui, il prof. Peter Hünermann; e il teologo ha detto di aver parlato del problema con i membri della Commissione dottrinale della Conferenza episcopale tedesca, informati dalla professoressa Marianne Schlosser di Vienna, un’allieva dell’allora prof. Ratzinger, e membro della commissione creata in Vaticano nel 2016. La Schlosser ha fatto sapere ai colleghi tedeschi i risultati dei due anni di studio e ricerche, che si possono condensare in questa dichiarazione: “Non c’è nessuna evidenza storica che nella patristica donne fossero ordinate come diaconi”.

Il che non impedisce che possano esserci decisioni ex novo in questo campo. Ma bisogna considerare che uno degli argomenti avanzati spesso dai fautori del diaconato femminile era proprio questo: e cioè che nei primi tempi del cristianesimo esisteva una “diaconia” femminile, che successivamente è scomparsa. Naturalmente se ciò fosse stato provato e dimostrato un’eventuale decisione di aprire al diaconato femminile avrebbe avuto eccellenti quarti di nobiltà. 

Hünermann in una intervista recente aveva già parlato della Commissione vaticana, e del fatto che della relazione, presentata al Papa verso la metà del 2018, non si era saputo più nulla. Il teologo affermava che “il papa ha tenuti riservati i risultati ormai da mesi”, e che questo, “per me è un segnale che non è d’accordo con questa relazione così come è fatta”. È opportuno ricordare d’altronde che questa posizione – non ci sono evidenze storiche di un’ordinazione al diaconato per le donne – era già stata espressa dall’allora prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede, il card. Gerhard Müller, e più recentemente dal prof. Karl-Heinz Menke, membro della Commissione vaticana, che aveva detto nel 2016: “Un diaconato femminile non ha mai e in nessun luogo fatto parte degli uffici trasmessi con l’ordinazione”. Secondo Hünermann anche l’attuale prefetto, il cardinale Luis Ladaria condivide questa posizione (e di conseguenza è stato anche estremamente categorico sul problema del sacerdozio femminile).

Hünermann è certamente una buona fonte, su questo argomento, perché personalmente è favorevole al diaconato femminile, e ha consigliato papa Bergoglio di istituire la Commissione di studio nel 2016, e parla con grande apprezzamento di esperienze di diaconato femminile presenti in alcune Chiesa ortodosse. 

Ma da un punto di vista di indagine storica allo stato attuale, se è vero quanto comunicato dalla professoressa Schlosser, non ci sono molte speranze. Un’affermazione che appare coerente con i risultati di una Commissione analoga, creata nel 2002 nel quadro della Commissione Teologica Internazionale, che affermava che “per quel che riguarda l’ordinazione delle donne al diaconato, conviene notare due indicazioni importanti che emergono da quanto è stato sin qui esposto: 1) le diaconesse di cui si fa menzione nella tradizione della Chiesa primitiva – secondo ciò che suggeriscono il rito di istituzione e le funzioni esercitate – non sono puramente e semplicemente assimilabili ai diaconi; 2) l’unità del sacramento dell’ordine, nella chiara distinzione tra i ministeri del vescovo e dei presbiteri da una parte, e il ministero diaconale dall’altra, è fortemente sottolineata dalla tradizione ecclesiale, soprattutto nella dottrina del concilio Vaticano II e nell’insegnamento postconciliare del magistero”. Anche per questo, probabilmente, il cardinale Müller aveva dichiarato che “secondo la Dottrina cattolica il sacramento dell’Ordine, nei suoi gradi di vescovo, prete e diacono, può essere ricevuto validamente solo da un uomo”.

Questa è l’opinione anche di un altro esperto, il prof. Manfred Hauke, che ha dichiarato: “Non possiamo identificare la consacrazione delle diaconesse con l’ordinazione dei diaconi. Non era un’ordinazione sacramentale che possa essere identificata con il sacramento dell’Ordine. La storia dell’istituto delle diaconesse non offre una base solda, quindi per l’introduzione di un diaconato femminile sacramentale. La Chiesa antica non aveva un diaconato femminile equivalente a quello maschile”.