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AMMINISTRATIVE

Destra e sinistra, il ballo dei candidati "intercambiabili"

Matteo Renzi è preoccupato per le elezioni amministrative.  Ma se il centrosinistra è lacerato dalle divisioni, la "salvinizzazione" del centrodestra spinge molti suoi esponenti a dialogare con l'esecutivo. E ciò potrebbe produrre effetti anche sulle scelte dei candidati per il voto a Milano, Roma,Torino, Bologna e Napoli.

Politica 02_12_2015
Giuseppe Sala, ex commissario straordinario di Expo e probabile candidato per il Pd a sindaco di Milano

Matteo Renzi è seriamente preoccupato per le elezioni amministrative. I riflessi degli attacchi terroristici sull'economia potrebbero rallentare la ripresa e appannare l'immagine del governo, con inevitabili ricadute in ambito locale. Vanno lette in questa chiave le dichiarazioni del sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, che ha messo le mani avanti: «L'esito del voto di primavera», ha dichiarato, «non inciderà in alcun modo sulle sorti del governo». 

Un modo come un altro per allentare la tensione sull'esecutivo, pressato anche sul fronte internazionale per la lotta al terrorismo e le alleanze in sede europea. Ma se il centrosinistra è lacerato dalle divisioni tra renziani e antirenziani (questi ultimi utilizzerebbero l'eventuale sconfitta del premier alle amministrative di primavera per chiedere un congresso anticipato e sfiduciarlo come segretario), la galassia centrista si sta riorganizzando. La "salvinizzazione" del centrodestra spinge, infatti, molti esponenti dell'area moderata a dialogare con l'esecutivo e a costruire un cartello di forze che, all'occorrenza ,possa supportare le scelte di Palazzo Chigi. E questi movimenti sono destinati a produrre effetti anche sulle scelte dei candidati per il voto a Milano, Roma,Torino, Bologna e Napoli.

Per quanto riguarda la partita più importante, quella all'ombra della Madonnina, Renzi vuole capitalizzare elettoralmente il successo di Expo 2015 candidando Giuseppe Sala, che raccoglierebbe anche l'appoggio del Nuovo Centrodestra e, al secondo turno, probabilmente anche i voti di molti elettori di Forza Italia. La scelta del centrosinistra su Sala conferma lo "strabismo" delle coalizioni di centrosinistra e di centrodestra. L'amministratore delegato di Expo 2015 era stato scelto dalla giunta comunale di centrodestra, guidata dal sindaco Letizia Moratti e ora potrebbe scendere in campo per il centrosinistra. Nella sfida per Palazzo Marino, uno dei suoi avversari sarà Corrado Passera, che anni fa era in coda ai gazebo delle primarie di centrosinistra con gli altri suoi amici banchieri come Alessandro Profumo, e oggi si candida nel centrodestra. 

L'esperimento Sala su Milano potrebbe contribuire a destrutturare le due coalizioni e a creare una nuova geografia politica. L'esponente del Nuovo centrodestra, Maurizio Lupi, temendo la vittoria della sinistra a Milano, si chiede se non sia il caso di riprodurre per Palazzo Marino il “modello Lombardia”, includendo nello schieramento di centrodestra anche il suo partito. É la strada indicata dal governatore Roberto Maroni, sulla quale, però, Salvini non cede. Ma regalare voti centristi e sensibilità moderate al centrosinistra potrebbe contribuire a  svuotare il serbatoio del centrodestra. Sono tanti gli elettori di quello schieramento che non prediligono l’esasperazione dei toni e che hanno a cuore le sorti delle città e la buona ed efficiente amministrazione, al di là degli slogan. Sono le stesse persone che non gradiscono neppure scelte dal chiaro sapore populista come quella di Forza Italia di candidare alle comunali milanesi Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio D’Adda, che non ha mai fatto politica, ma che secondo gli azzurri merita di correre per Palazzo Marino solo per aver ucciso un ladro entrato nella sua proprietà. Quanto meno imbarazzante trasformare l'agone elettorale in un Far West.                                                             

Anche a Napoli il Nuovo centrodestra di Angelino Alfano potrebbe stringere patti con il centrosinistra. Nei giorni scorsi circolava addirittura la voce di una partecipazione ufficiale di esponenti di quel partito alle primarie del Pd.Chi non condivide questa linea è Gaetano Quagliariello, ex Ncd,che ha aderito a Italia Unica, movimento fondato da Corrado Passera. Neppure Raffaele Fitto accetta la prospettiva di finire tra le braccia di Matteo Renzi. Il fondatore di "Conservatori e riformisti" punta a drenare voti dal centrodestra,agitando lo spettro della progressiva estremizzazione della coalizione. La verità è che si tratta di manovre tattiche sganciate da un progetto politico realmente aggregante. E a beneficiare di questa frammentazione del centrodestra e della progressiva dispersione delle anime centriste sono in due: un Renzi in difficoltà e un Movimento Cinque Stelle in costante crescita nei sondaggi.