Dal transessualismo al transrazzialismo
Si moltiplicano i casi di persone che sono di una certa etnia ma si sentono appartenere ad un'altra, proprio come avviene nel transessualismo.
Si moltiplicano i casi di persone che sono di una certa etnia ma si sentono appartenere ad un'altra, proprio come avviene nel transessualismo: essere di un certo sesso ma sentirsi di appartenere ad un altro. Il primo caso noto è stato quello della statunitense Rachel Dolezal (nella foto), nata bianca ma che si sentiva appartenere all’etnia africana. Ha scritto anche un libro “In full color” dove afferma: “Proprio come una persona transgender potrebbe nascere maschio ma identificarsi come donna, non fingevo di essere qualcosa che non ero ma esprimevo qualcosa che già ero. Ero nera e non potevo tornare indietro”.
Storia simile è quella di Ja Du, transessuale della Florida ma che si sente filippino e dice di sentirsi bene solo quando magia e veste filippino. Poi c’è la fotomodella Martina Big che si è sottoposta ad innumerevoli interventi chirurgici per assomigliare ad una Barbie e a diverse operazioni al viso per diventare una donna nera.
Se accettiamo la logica sottesa al transessualismo non possiamo che accettare anche il transrazzialismo.
https://www.osservatoriogender.it/transrazzialismo-ovvero-quando-letnia-e-fluida/