Dal 31 agosto la Malaysia dà la caccia agli immigrati clandestini
Terminato un progetto di rimpatrio degli immigrati clandestini durato quattro anni, la Malaysia ha varato il 31 agosto una operazione su vasta scala contro l’immigrazione clandestina
Il 31 agosto la Malaysia, in occasione del Giorno dell’Indipendenza, ha lanciato una operazione su vasta scala, denominata“Ops Mega 3.0”, contro l’immigrazione clandestina. Il giorno prima si era concluso un programma quadriennale che consentiva agli immigrati irregolari di beneficiare di una amnistia. “A partire da oggi – ha dichiarato Datur Seri Mustafar Ali, direttore generale dell’Ufficio Immigrazione di Kuala Lumpur – in tutto il paese daremo la caccia agli immigrati clandestini”. Le autorità con questa operazione intendono inoltre colpire le organizzazioni criminali coinvolte nel fenomeno dell’immigrazione illegale. Altre agenzie governative e ministeri partecipano all’iniziativa che conta sulla collaborazione delle ambasciate degli stranieri che saranno fermati. Secondo stime governative nel 2017 lavoravano nel paese 1,7 milioni di stranieri in possesso di documenti in regola e i clandestini erano circa un milione. Dall’inizio del 2018 l’Ufficio Immigrazione ha condotto 9.449 operazioni di controllo e verificato lo status di 116.270 stranieri. Questo ha portato all’arresto di 29.040 lavoratori irregolari, in gran parte provenienti da Indonesia, Bangladesh, Filippine e Myanmar, e 879 datori di lavoro. Tra il 2014 e il 28 agosto 2018 grazie all’indulto concesso hanno lasciato la Malaysia 867.338 immigrati clandestini che hanno potuto tornare in patria dopo aver pagato una multa pari a 62,5 euro e versato un contributo pari a 20.85 euro per ottenere un pass speciale. Il paese ha incassato 83,27 milioni di euro dalle sanzioni.