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Infanzia violata

Croazia, sì all’affido gay

Una coppia croata unita civilmente chiede l’affido di un minore. La richiesta viene respinta perché la legge vieta l’affido a coppie gay. Interviene la Corte costituzionale che dichiara incostituzionale tale divieto.

Gender Watch 12_02_2020

Una coppia omosessuale croata si unisce civilmente e poi chiede al Centro di assistenza sociale di Zagabria l’affido di un minore. Il Centro si rifiuta perché la legge vieta l’affido a coppie gay. Si va in tribunale e il giudice dà ragione alla coppia. Ma il Centro resiste e allora scende in campo la Corte costituzionale che conferma la decisione del giudice ordinario e inoltre dichiara che la legge sull’affido contiene una “discriminazione costituzionalmente inaccettabile”. Dunque i giudici in futuro dovranno interpretare questa legge in accordo ai principi espressi dalla Corte.

Questa vicenda croata ci fa comprendere che l’omogenitorialità è diventato ormai un fenomeno globalizzato e che le dinamiche per legittimare le cosiddette “famiglie” si assomigliano da Paese a Paese: dalle vertenze giudiziarie gay friendly al Parlamento che si deve adeguare a tali sentenze oppure ad una prassi giurisprudenziale in contrasto con il dettato normativo.

https://www.gay.it/attualita/news/discriminazione-costituzionalmente-inaccettabile-croazia-verso-ok-affido-coppie-lgbt

https://www.triestecafe.it/it/news/cronaca/croazia-da-corte-costituzionale-via-libera-ad-affido-per-coppie-gay.html