Cosa fai del tuo stipendio mensile?
Difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli (Mt 19, 23)
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità io vi dico: difficilmente un ricco entrerà nel regno dei cieli. Ve lo ripeto: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». A queste parole i discepoli rimasero molto stupiti e dicevano: «Allora, chi può essere salvato?». Gesù li guardò e disse: «Questo è impossibile agli uomini, ma a Dio tutto è possibile». Allora Pietro gli rispose: «Ecco, noi abbiamo lasciato tutto e ti abbiamo seguito; che cosa dunque ne avremo?». E Gesù disse loro: «In verità io vi dico: voi che mi avete seguito, quando il Figlio dell’uomo sarà seduto sul trono della sua gloria, alla rigenerazione del mondo, siederete anche voi su dodici troni a giudicare le dodici tribù d’Israele. Chiunque avrà lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figli, o campi per il mio nome, riceverà cento volte tanto e avrà in eredità la vita eterna. Molti dei primi saranno ultimi e molti degli ultimi saranno primi». (Mt 19, 23-30)
Il superbo è colui che dimentica i suoi limiti di creatura e, nella falsa appropriazione dei doni naturali, crede di non dover rendere conto a nessuno del modo in cui amministra le sue ricchezze. Al contrario, i poveri in spirito sono gli umili che sanno come la vita di ognuno sia appesa ad un filo i cui capi sono tenuti amorevolmente da Dio. Per questo a volte la ricchezza può oscurare la coscienza delle persone. Ovviamente a Dio è possibile salvare anche gli uomini dotati di ricchezze materiali e spirituali. Questo può avvenire solo se, con il suo aiuto, non si insuperbiscono pensando di bastare a sé stesse, ma si mantengono nella povertà di spirito. In questo modo anche le ricchezze possono diventare mezzo di salvezza e di benedizione se vengono usate per la maggior gloria di Dio e per aiutare chi è in difficoltà. E tu quanta parte del tuo stipendio mensile doni per sovvenire alle necessità materiali della Chiesa?