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Puglia

Coppia gay vittima di "omofobia"?

Una coppia gay in viaggio per celebrare la loro unione civile trova, presso il resort dove è ospite, un fallo disegnato nel piatto. La direzione afferma che si sono inventati tutto per chiedere un risarcimento.

Gender Watch 21_09_2020

Una coppia gay in viaggio per celebrare la loro unione civile trova, presso il resort pugliese Canne bianche dove è ospite, un fallo disegnato nel piatto. «Non sono mai stato vittima di omofobia o bullismo e ad oggi che mi si disegni con la salsa la forma di un uccello nel piatto lo trovo assolutamente disdicevole» scrive un lui della coppia al resort.

Il resort replica: «Cari amici, gentili ospiti, siamo rimasti esterrefatti dinanzi ad un affermato caso di omofobia che sarebbe accaduto nel nostro albergo, noto in ambito nazionale ed internazionale per la sua assoluta apertura all'accoglienza, senza discriminazioni o preferenze di alcun tipo. Ancor più esterrefatti lo siamo dopo anche aver svolto le dovute indagini ed aver accertato presso tutto il personale, che potrà confermarlo, che il caso raccontato è completamente falso.  Ci addolora fortemente non solo che le gravi false affermazioni arrechino un grave danno ad una struttura alberghiera che sfidando lo stato di grave crisi ha deciso ugualmente di aprire, per mantenere alta e di qualità la ricettività della nostra regione, oramai nota in tutto il mondo, ma che il falso motivo di immagine omofoba affermata si fondi proprio su quanto è totalmente opposto e contrario alla nostra mentalità ed alla nostra cultura. Peraltro, benché richiesta, nonostante oggi si fotografi e si immortali qualunque momento ed evento, nessuna foto di quanto affermato è stata fornita dai nostri due ospiti in questione, a conferma della totale falsità del fatto, mentre i due ospiti in questione hanno impiegato pochi minuti per farci giungere una richiesta di soggiorno gratuito, a conferma della strumentalità del tutto. Lavoriamo intensamente e instancabilmente da ormai 10 anni. I nostri ospiti che conoscono e che hanno recensito il nostro modo di lavorare e che ha sempre elogiato il nostro staff per la loro professionalità, cordialità e discrezione, ed nostro personale, sono veramente offesi da un’accusa di questo tipo».

La coppia aggiunge: «ieri il proprietario del resort insieme al figlio ci hanno chiesto scusa, spiegandoci che avevano sospeso momentaneamente lo chef per far sì che tutto ciò non potesse più capitare». Il resort smentisce: «Dopo la nostra risposta, che ovviamente declinava la loro richiesta di risarcimento mediante rimborso di quanto pagato per il soggiorno, in quanto priva di fondamento, gli ospiti in questione hanno puntato all'attenzione mediatica. Non risponde al vero che lo chef in questione sia stato licenziato o sospeso, né richiamato, essendo solo stato ascoltato dalla direzione, unitamente al restante personale, nell'ambito di indagini doverosamente svolte dalla direzione, che hanno portato ad accertare la totale falsità delle affermazioni in questione, non avendo mai lo chef realizzato alcuna immagine omofoba su alcuno dei nostri piatti».

I due - tra l’altro uniti civilmente dall’on. Zan, il padre del disegno di legge sull’omofobia - hanno fatto sapere che faranno causa alla struttura. Vedremo come andrà a finire. C’è però da aggiungere che la pratica di disegnare con il cibo, all’insaputa degli sposi, un fallo nel piatto non è così rara nei matrimoni etero. Si tratta di una triviale usanza ma assai presente nei pranzi di nozze. E praticamente nessuno si è mai sentito offeso. Quindi anche se l’accaduto fosse vero perché inalberarsi così tanto? Anche perché tale disegno potrebbe essere di cattivo gusto ma non porta con sé necessariamente un significato squisitamente ed esclusivamente  “omofobo”.