Continua l’esodo dal Venezuela
Ogni giorno decine di migliaia di venezuelani entrano in Colombia, chi per restarvi chi per poi dirigersi verso altri stati chi per rientrare a casa la sera dopo essersi procurato cibo o medicinali
Nel 2019 si stima che lasceranno il Venezuela, devastato dalla crisi economica, 1,9 milioni di persone che sia aggiungeranno ai 3,4 milioni partiti negli ultimi tre anni, quasi un terzo dei quali risiede attualmente in Colombia. A marzo l’Unhcr e le autorità locali hanno inaugurato a Maicao il primo campo tendato per immigrati venezuelani. Al momento ospitata 200 persone e potrà arrivare ad accoglierne più di mille. Darà la priorità a soggetti particolarmente vulnerabili: bambini, donne incinte e anziani che potrebbero sviluppare seri problemi di salute se continuassero a vivere per strada. Oltre ad assisterli, il personale del campo si incarica di aiutarli a legalizzare il loro status, trovar loro casa e riallocarli in altre zone del paese. Il campo si differenzia da quelli normalmente costruiti dall’Unhcr in Africa e in Asia perché gli ospiti possono risiedervi al massimo per un mese. Quando un residente se ne va, il suo posto viene dato a qualcuno che è appena arrivato dal Venezuela. Il governo colombiano lo scorso novembre ha deciso la costruzione entro il 2019 di quattro campi profughi situati vicino alla frontiera tra i due paesi. Potranno dare ospitalità temporanea a 64.000 persone al costo di circa cinque milioni di dollari. Non tutti i venezuelani entrano in Colombia per rimanere. Dei 45.000 venezuelani che ogni giorno entrano in Colombia, solo circa 5.000 si fermano oppure proseguono il viaggio verso altri paesi dell’America Latina. Gli altri rientrano in Venezuela. Attraversano il confine infatti in cerca di aiuto, principalmente cibo, cure mediche e medicinali per se stessi e per i familiari e tornano indietro la sera.