Consiglio d'Europa bacchetta l'Italia
Il Consiglio d'Europa bacchetta l’Italia perché nella sua legge contro i crimini d’odio non include gay e trans.
Il Consiglio d’Europa bacchetta l’Italia perché nella sua legge contro i crimini d’odio non include esplicitamente le persone omosessuali e transessuali.
In una delle raccomandazioni si legge che occorrerebbe «garantire che la legislazione e le politiche forniscano una definizione standard e accettata di crimine d'odio, elencando e definendo esplicitamente non solo l'orientamento sessuale, ma anche identità di genere, espressione di genere e caratteristiche sessuali tra i motivi di crimine d'odio, alla pari di altre caratteristiche protette come religione o disabilità. La decisione di includere nella legge queste motivazioni avrà un impatto significativo sulla società, perché invia un segnale forte sulla determinazione del governo a porre fine a tutti i crimini d'odio anti-lgbti, e avrà anche conseguenze sull'efficacia dell'uso e dell'applicazione della legge».
Insomma il Consiglio d’Europa vorrebbe una legge Zan seppur i parlamentari italiani, rappresentati dei cittadini, abbiano detto no. Quando i poteri forti transnazionali vogliono fare pressione sui governi nazionali.