Congo. Aumentano i casi di COVID-19, ritorna Ebola
È allarme in Congo. Quattro persone sono morte di Ebola a Mbandaka, il capoluogo della provincia dell'Equatore, a oltre mille chilometri dall’area in cui finora era stata circoscritta la malattia
Nella Repubblica democratica del Congo aumentano i casi di COVID-19, ma la notizia del giorno è l’individuazione di nuovi casi di Ebola. Il ministro della sanità Eteni Longondo ha dichiarato che quattro persone sono morte a causa del virus a Mbandaka, una città di circa un milione di abitanti, capoluogo della provincia dell’Equatore. La notizia semina sconforto ed estrema apprensione perché Mbandaka si trova a oltre mille chilometri dal Nord Kivu e dall’Ituri, le province orientali colpite dall’epidemia scoppiata nell’agosto del 2018. Ad aprile si era sperato di poter dire conclusa l’epidemia dopo le dimissioni il 3 marzo di un ultimo ammalato. Invece il 10 aprile era stato ricoverato un nuovo paziente e altri nei giorni successivi. Il fatto non aveva sorpreso perché si sapeva che potevano esserci casi ancora non rilevati data la difficoltà di monitorare tutta l’area a rischio. Il 17 aprile uno dei pazienti era fuggito dal centro sanitario e di lui si erano perse le tracce. Si temeva che potesse contagiare delle persone prima di morire privo di cure e, senza poterle rintracciare, la possibilità che i casi si moltiplicassero era elevata. Si saprà nei prossimi giorni se il focolaio di Mbandaka è causato da questo o da altri ammalati sfuggiti al controllo o se si tratta di un nuovo ceppo. La malattia ha già ucciso poco meno di 2.300 persone, ma l’impegno straordinario delle equipe mediche finora aveva impedito che si diffondesse oltre i confini del Congo e nel resto del paese, grazie anche alla disponibilità per la prima volta di un vaccino. Nell’aprile del 2018 diversi casi di Ebola si erano verificati a Bikoro, un piccolo centro urbano a circa 130 chilometri da Mbandaka, ma l’epidemia era stata fermata in poche settimane dopo aver causato la morte di 33 persone.