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VATICANO

Concistoro, c'è anche Becciu all'incontro dei cardinali

Dopo sette anni, i cardinali si riuniscono di nuovo. La due giorni in Vaticano vale molto per il futuro della Chiesa perché dà l'occasione al Sacro Collegio di riunirsi, conoscersi e capire le rispettive posizioni sul funzionamento della complessa macchina curiale. Duecento le presenze, fra cui il riabilitato cardinal Becciu. 

Ecclesia 30_08_2022
Concistoro in San Pietro

L'ultima riunione con tutti i cardinali del mondo era stata nel 2015, sempre sulla riforma della Curia. Ma questa volta, più di sette anni dopo, quella riforma ha visto la luce con la costituzione apostolica Praedicate Evangelium entrata in vigore il 5 giugno scorso. La due giorni in Vaticano vale molto per il futuro della Chiesa perché dà l'occasione al Sacro Collegio di riunirsi, conoscersi e capire le rispettive posizioni sul funzionamento della complessa macchina curiale. La modalità prevista per gli incontri è stata quella di una divisione per gruppi linguistici su determinati punti della costituzione ed un confronto nell'Aula nuova del Sinodo. Presenti anche i nuovi arrivati, quei diciannove prelati che hanno ricevuto la berretta rossa e l'anello sabato scorso in occasione del Concistoro.

Il ricorso alla riunione di tutti i cardinali è caduto in disuso in questi anni forse a seguito dell'incandescente Concistoro straordinario sulla famiglia del 2014 nel quale il teologo Walter Kasper, chiamato dal Papa a tenere la relazione introduttiva che preparava il terreno alla comunione ai divorziati, venne contestato dai suoi confratelli più critici. Da allora, Francesco ha preferito essere aiutato nel governo della Chiesa esclusivamente da un gruppo ristretto di membri del Collegio, il cosiddetto C9 che oggi ha come segretario il vescovo Marco Mellino, autore della presentazione generale della Praedicate Evangelium. Questa mattina, intanto, all'ingresso del Petriano i cardinali sono stati accolti da una manifestazione di protesta di alcune militanti femministe con degli ombrelli rossi che chiedevano l'ordinazione sacerdotale femminile.

Quasi duecento le presenze confermate e tra di esse c'è anche quella del cardinale Giovanni Angelo Becciu, ex prefetto della Congregazione delle cause dei santi defenestrato nel settembre del 2020 dopo un faccia a faccia con il Papa e più tardi rinviato a giudizio nel processo penale ancora in corso in Vaticano su presunti scandali finanziari. Il porporato sardo, che si sta difendendo dalle accuse, è stato parzialmente riabilitato da Francesco dopo aver perso i diritti del cardinalato: è stato invitato a partecipare al Concistoro di sabato e alla due giorni iniziata oggi. Ma nelle statistiche sul Collegio fornite dalla Sala Stampa della Santa Sede il suo nome compare ancora nell'elenco dei cardinali non elettori sebbene non abbia raggiunto gli 80 anni.

Proprio ieri la diocesi di Ozieri ha pubblicato una lettera del cardinale che ha raccontato quanto sia stato “commovente vedere il Papa farmi dall'altare cenni di gioia per la mia presenza e sentire i confratelli dirmi: ben tornato a casa!”. L’ex Sostituto appare più determinato che mai ad uscire a testa alta anche dal processo penale vaticano dopo aver incassato il bentornato di Francesco. È per questo che nella lettera ha scritto di avere la “fondata speranza che la verità emergerà e che tutto il fango gettato su di noi si scioglierà come neve al sole”. La diocesi di Ozieri, infatti, lo scorso febbraio ha subito anche una perquisizione nell’ambito dell’attività investigativa suo contributi ricevuti dalla Caritas locale ed alla Segreteria di Stato. Il vescovo, monsignor Corrado Melis aveva strenuamente difeso l’operato della sua diocesi rivendicando che le donazioni venivano utilizzate “per fine esclusivo di alleviare le difficoltà delle persone e dei nuclei familiari che si trovino in stato di bisogno”.

In ogni caso, al termine della riunione, nel pomeriggio, Francesco celebrerà la messa in Basilica San Pietro con i cardinali. Per ora non trapela nulla sul contenuto dei lavori ed è probabile che bisognerà aspettare la giornata conclusiva.