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IL LIBRO

Con gli occhi della sposa

Una "corona di rose" da donare alla Madonna. Questo è il Rosario nell'insegnamento delle nostre nonne. Per contemplare la vita di Gesù insieme a sua madre, don Gianluca Attanasio ha scritto "Con gli occhi della sposa".

Cultura 05_07_2013
copertina "Con gli occhi della sposa"

Una "corona di rose" da donare alla Madonna. Questo è il Rosario nell´insegnamento semplice e profondo delle nostre nonne. La preghiera prediletta della Vergine, un´arma potente contro il male, attraverso cui si possono ottenere preziosissime grazie, ha rivelato Maria stessa in moltissime delle sue apparizioni. Per contemplare la vita di Gesù insieme a sua madre, don Gianluca Attanasio ha scritto "Con gli occhi della sposa" (2013, Edizioni Messaggero).

"Atta", così lo chiama nella prefazione don Massimo Camisasca, fondatore della Fraternità San Carlo, vive la sua missione nel rione Sanità di Napoli. «È una delle persone più importanti della mia vita», spiega l´attuale Vescovo di Reggio Emilia-Guastalla, raccontando di come il Rosario sia stato in vent´anni di vita insieme (don Gianluca è stato segretario particolare, segretario generale della Fraternità, vice-rettore, rettore e infine vicario generale del seminario) il «comune compagno di viaggio». Da questa frequentazione e da questa fedeltà ai grani della corona è nata un´immedesimazione e una narrazione. Attanasio conduce per mano il lettore sulle strade della Palestina, nei luoghi della Passione e della Resurrezione di Cristo, seguendo i misteri del Rosario e i brani del Vangelo di Luca che li raccontano. Un´affezione nata quando l´autore combatté la propria battaglia contro la tentazione di abbandonare i propositi di diventare sacerdote. Una prova vinta con l´arma del Rosario e con l´aiuto di Maria.

E così il racconto di don Gianluca si sviluppa dall´Annuncio dell´Arcangelo Gabriele (primo mistero gaudioso) all´incoronazione in cielo di Maria, regina degli angeli e dei santi (quinto mistero glorioso). «Il Padre stesso si era stupito dell´umiltà di Maria e l´aveva scelta perché diventasse la madre di Dio. Il Padre celeste non si era stupito della sua sapienza o del suo coraggio, ma della sua umiltà. Solo una creatura completamente umile avrebbe potuto diventare la madre di suo Figlio, senza rischiare di cadere nel peccato dell´orgoglio, che aveva fatto decadere Adamo ed Eva dalla loro beatitudine». Narrazione e spiegazione teologica si fondono, i misteri acquistano una nuova luce e si aprono al lettore delle porte rimaste chiuse per molto tempo.

«...I genitori si accorsero dell´assenza del Figlio. Maria ebbe un tuffo al cuore. La paura le si dipinse sul volto. Le tornò in mente la profezia di Simeone: «Anche a te una spada trafiggerà l´anima» (Lc 2,35). Si ricordò di Erode. Le venne in mente l´enorme drago rosso che aveva sognato e che voleva divorare il bambino. Una voce demoniaca la accusava di non essere stata in grado di accudire il ragazzo. Come aveva potuto non accorgersi della sua assenza? Più questi pensieri affollavano la sua mente, più pregava l´Altissimo per l´inco- lumità del Figlio. Giuseppe non aveva mai visto Maria così spaventata. Non trovava le parole per confortarla».

Quante volte abbiamo letto o sentito leggere queste pagine e quanto c´è ancora da comprendere, passando dalle sofferenze del Signore, arrivando fino al mistero della sua Risurrezione? La corona di rose è la continuazione di questo cammino, che si può ricominciare ogni giorno. Sembra impossibile nel mondo di oggi, che ci costringe a essere sempre on line, raggiungibili e aggiornati da informazioni e commenti, spesso inutili. «Quando possiamo trovare il tempo per queste letture, in mezzo alle mille incombenze cui dobbiamo far fronte?», si chiede lo stesso don Gianluca nell´introduzione. E la risposta è schietta e semplice, come il suo raccontare: «Forse, basta spegnere il telefonino o il computer...».