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Un semplice rimedio contro la povertà

Come sconfiggere la povertà? Basta che i poveri sposino dei ricchi, dice un ministro indonesiano

Se i poveri scegliessero di sposare dei ricchi e viceversa, la povertà diminuirebbe, dice il ministro Effendy. Ci vorrebbe una fatwa che lo prescriva. Gli ulema prendono in considerazione la proposta

Svipop 20_02_2020

L’Indonesia con 280 milioni di abitanti è il più grande paese musulmano del mondo, il quarto più popoloso. Nell’Indice di sviluppo umano 2019 figura al 111° posto, tra i paesi a medio sviluppo. La classe media negli ultimi 15 anni è cresciuta dal 7% al 20% e il tasso di povertà è sceso a meno del 10%. Tuttavia, stando a un recente rapporto della Banca Mondiale, 115 milioni di indonesiani, circa il 45% del totale, ancora non hanno raggiunto la sicurezza economica, circa cinque milioni di nuclei famigliari vivono in condizioni di povertà e altri 15 milioni hanno un reddito basso. Commentando questi dati nel suo discorso di apertura di una conferenza nazionale sulla sanità svoltasi nella capitale Giacarta il 19 febbraio, il ministro dello sviluppo umano e della cultura Muhadjir Effendy ha osservato: “cosa succede se i poveri cercano altri poveri da sposare? Vi saranno più famiglie povere. Questo è un problema in Indonesia”. Come rimedio il ministro ha quindi suggerito al ministro per gli affari religiosi Fachrul Razi di emettere una fatwa (una prescrizione religiosa) che ordini ai poveri di cercare dei ricchi e viceversa quando intendono sposarsi. Le sue parole hanno suscitato discussioni. Il giorno successivo il ministro ha tenuto a precisare che non aveva parlato seriamente proponendo una fatwa che imponga ai poveri di sposare dei ricchi e viceversa. Però ha aggiunto che le persone devono sentirsi libere di seguire il suo suggerimento “qualora lo trovino una soluzione ai problemi di povertà del paese”. Se poi le autorità islamiche prendessero in considerazione l’idea di emettere una fatwa vincolante “vorrebbe dire che essa è alquanto valida”. Il Consiglio indonesiano degli Ulema, uno degli organismi incaricati di emettere le fatwa, in effetti ha accolto con interesse la proposta del ministro Effendy. Il segretario generale del Consiglio, Anwar Abbas, ha dichiarato che incarna proprio  lo spirito del reciproco aiuto. “Ci sono molte famiglie povere – ha detto – e donne vedove che devono provvedere ai figli da sole. Ottima cosa se a un ricco piace una donna vedova e lui piace a lei”. Per spiegarsi meglio ha aggiunto: “una famiglia povera starà meglio se diventa ricca e il numero dei poveri diminuirà. La proposta del ministro Effendy comporta due benefici. Il primo è che riduce la povertà. Il secondo è che, se attuata, la ricchezza non circolerebbe più solo tra i ricchi”.