Come la TV aiuta a sdoganare l'omosessualità
Un'indagine condotta in 77 paesi rivela che il 25% degli intervistati ammette che i media lo hanno aiutato ad essere maggiormente favorevole verso l'omosessualità.
Viacom è un conglomerato di media statunitensi ed ha promosso un’indagine a livello mondiale sulla relazione tra omosessualità e media. Una ricerca condotta su 100.000 persone provenienti da 77 paesi.
Ne è emerso che, tra chi non conosce una persona omosessuale, uno su quattro ha ammesso che i media e specialmente la TV hanno contribuito a far nascere in lui sentimenti positivi in merito all’omosessualità. Tra chi invece conosce una persona omosessuale, il 51% sostiene il matrimonio omosessuale (dato italiano 68%) e concorda sul fatto che «i diritti dovrebbero essere applicati a tutti». In Italia quest’ultimo giudizio è sposato dal 78% degli intervistati che conoscono una persona omosessuale o transessuale e dal 48% che non conoscono nessun omosessuale o transessuale.
Nonostante questi dati le lobby gay continuano a sostenere di essere discriminati nei media e nella società. Ovviamente è solo una tattica: continua a dipingersi come vittima per ricevere ingiusti privilegi.