Cina, una piccola rivoluzione monetaria
Con una mossa a sorpresa (ma non troppo), la Banca Popolare della Cina compie tre svalutazioni dello yuan in tre giorni. Cosa vuol dire? Nel breve periodo il colosso economico in difficoltà deve incoraggiare esportazioni e settore manifatturiero. Ma nel lungo periodo la mossa della banca centrale di Pechino si spiega con la volontà di integrarsi nei mercati valutari internazionali.
Con una mossa a sorpresa (ma non troppo), la Banca Popolare della Cina compie tre svalutazioni dello yuan in tre giorni. Cosa vuol dire? Nel breve periodo il colosso economico in difficoltà deve incoraggiare esportazioni e settore manifatturiero. Ma nel lungo periodo la mossa della banca centrale di Pechino si spiega con la volontà di integrarsi nei mercati valutari internazionali.
COSI' PECHINO SI INTEGRA NEL SISTEMA INTERNAZIONALE di Gianfranco Fabi
La svalutazione dello yuan va letta come una volontà cinese di entrare nei meccanismi dell'attuale, pur disordinato, sistema monetario internazionale. La moneta cinese non è più strettamente vincolata al dirigismo della banca centrale, ma avrà sempre di più un valore determinato dagli equilibri dei mercati. E questa è sia una buona che una cattiva notizia.
CINA, IL COLOSSO DAI PIEDI D'ARGILLA di Stefano Magni
Dopo il crollo della Borsa di Shanghai e il rallentamento del settore manifatturiero, arriva la svalutazione dello yuan, deciso dalla Banca Popolare Cinese per incoraggiare le esportazioni all'estero. Il colosso cinese si trova alle prese con una crisi che rivela tutta la fragilità del suo sistema.